

Tutto come previsto. Nonostante le ultime defezioni il governo delle larghe intese guidato da Enrico Letta ha incassato quest’oggi la fiducia alle Camere.
Dopo un’intensa giornata di discorsi, polemiche, invettive, botte e risposte nelle aule della Camera e del Senato l’attuale esecutivo è riuscito ad accaparrarsi con un discreto scarto di voti la fiducia, richiesta espressamente dal Presidente Napolitano dopo l’uscita dei parlamentari forzisti.
Alla Camera dei Deputati i voti sono stati 379 a favore e 212 i contrari mentre al Senato i sì sono stati 173 mentre i no 127. All’opposizione i parlamentari di Forza Italia, quelli di Sel, quelli di Fratelli d’Italia e il Movimento 5 stelle.
Diversi gli scontri tra gli onorevoli che hanno preso parola e dure le parole di alcuni di loro contro Letta.
Alle speranzose parole del Premier Letta su “un nuovo inizio, con obiettivi realizzabili e tempi certi” e affermazioni del tipo “ho la determinazione a lottare con tutto me stesso per evitare di rigettare nel caos tutto il Paese proprio quando sta rialzandosi”, un onorevole 5 stelle risponde dicendo che “Presidente, a lei e al suo governo concediamo ancora un minuto… un minuto di vergogna” mentre il berlusconiano Raffaele Fitto sottolinea come “l’intervento in Aula del presidente del Consiglio Letta ha purtroppo confermato tutti i nostri timori e la nostra sfiducia. Nessuna prospettiva concreta, se non confusi rinvii in avanti. E nessuna presa d’atto di come si siano sciupati 7 mesi di governo sia rispetto al rilancio dell’economia sia rispetto alla pacificazione nazionale”. Solita bagarre, solite polemiche, soliti interventi rissosi in aula, solito teatrino. Questo è l’undicesimo voto di fiducia al governo Letta dall’inizio del suo mandato. E intanto fuori dai Palazzi continuano incessanti le proteste.
Alla Camera dei Deputati i voti sono stati 379 a favore e 212 i contrari mentre al Senato i sì sono stati 173 mentre i no 127. All’opposizione i parlamentari di Forza Italia, quelli di Sel, quelli di Fratelli d’Italia e il Movimento 5 stelle.
Diversi gli scontri tra gli onorevoli che hanno preso parola e dure le parole di alcuni di loro contro Letta.
Alle speranzose parole del Premier Letta su “un nuovo inizio, con obiettivi realizzabili e tempi certi” e affermazioni del tipo “ho la determinazione a lottare con tutto me stesso per evitare di rigettare nel caos tutto il Paese proprio quando sta rialzandosi”, un onorevole 5 stelle risponde dicendo che “Presidente, a lei e al suo governo concediamo ancora un minuto… un minuto di vergogna” mentre il berlusconiano Raffaele Fitto sottolinea come “l’intervento in Aula del presidente del Consiglio Letta ha purtroppo confermato tutti i nostri timori e la nostra sfiducia. Nessuna prospettiva concreta, se non confusi rinvii in avanti. E nessuna presa d’atto di come si siano sciupati 7 mesi di governo sia rispetto al rilancio dell’economia sia rispetto alla pacificazione nazionale”. Solita bagarre, solite polemiche, soliti interventi rissosi in aula, solito teatrino. Questo è l’undicesimo voto di fiducia al governo Letta dall’inizio del suo mandato. E intanto fuori dai Palazzi continuano incessanti le proteste.
Emanuela Nicoloro