Ieri , durante una conferenza stampa congiunta tenuta nella sala Nassirya di Palazzo Madama dai capigruppo al Senato e alla Camera di Forza Italia, rispettivamente Paolo Romani e Renato Brunetta, viene annunciato che il redivivo partito di Berlusconi esce ufficialmente dalla maggioranza di governo. Le larghe intese non ci sono più perché ormai a sostenere Letta e i suoi ministri ci sono, oltre ai parlamentari del Pd, solo i fuoriusciti dal Partito delle Libertà che sotto l’ala di Alfano hanno formato il gruppo parlamentare de Il Nuovo Centrodestra.[divider]Prima di convocare la conferenza gli stessi capigruppo hanno informato formalmente di tale decisione sia il Capo dello Stato Napolitano che il Premier Letta – impegnato in un incontro con la Russia di Putin – i quasi dichiarano semplicemente di prendere atto dell’accaduto. I Capigruppo di FI hanno sottolineato che la motivazione a tale scelta politica è legata alla mancata fiducia alla legge di stabilità e che “venendo a mancare un partito come Forza Italia – afferma Renato Brunetta – ci sembra opportuno un passaggio formale da parte del presidente del Consiglio alle Camere, in modo che il Parlamento e il Paese possano vivere con chiarezza questa nuova fase della legislatura” e che “in un Paese normale, seguendo anche la prassi costituzionale – continua il capogruppo alla Camera di Forza Italia – il presidente del Consiglio, Enrico Letta, dovrebbe recarsi immediatamente al Quirinale per riferire al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, di quanto accaduto e decidere se presentarsi dimissionario alle Camere per chiedere la fiducia su una nuova base programmatica e con una nuova maggioranza a suo sostegno”.[divider]In risposta a tali forti affermazioni Angelino Alfano, ex braccio destro di Berlusconi e leader del Nuovo Centrodestra, sostiene che abbandonare la maggioranza di governo e tentare di far cadere l’attuale esecutivo è solo un atto di irresponsabilità. Alfano è convinto che dietro tale decisione ci sia il voto sulla decadenza di Berlusconi e di contro afferma che “avevamo detto e ripetiamo che è sbagliato sabotare il governo e portare il paese al voto, per di più con questa legge elettorale, a seguito della decadenza di Berlusconi. La legge di stabilità è una scusa che non regge di fronte alle difficoltà del paese”. Nella serata di ieri al Senato la legge di stabilità ha ricevuto la fiducia. Oggi è previsto invece il voto sulla decadenza di Berlusconi e la manifestazione in piazza dei suoi sostenitori .
Emanuela Nicoloro