
Nuovo appuntamento del giovedì con le “Interviste di Nick“, per gli artisti emergenti. La scorsa volta, abbiamo visto il gruppo milanese dei “I SENZA TEMPO“. Oggi, abbiamo la band veronese dei “Carillon“.
“Rock italiano? Vuoi Ritmo? Vuoi la Melodia? Vuoi l’impatto immediato? In Carillon lo trovi!” Questo è lo slogan con cui la band diffonde la sua arte. Con Patty Simon (voce), Luigi De Stefano (chitarra), Loris Rigoni (batteria) e Giampi Tomezzoli (basso), la loro musica incontra temi sociali e che riguardano un po’ le esperienze e gli stati d’animo che chiunque potrebbe avere, il tutto con un originale ed iconico rock all’italiana.
Con le classiche 10 domande, andiamo scoprire l'”identità” dei Carillon.
Scopri link e contatti utili alla fine dell’intervista
Prima Parte: Le origini e l’arte
Nick: Come prima cosa vi chiedo: qual è stato il vostro percorso artistico che vi ha portato poi a divenire il gruppo che siete?
Carillon: Carillon nasce nel 2013, per volontà del batterista fondatore Loris Rigoni, con l’intento di proporre un rock in italiano “diretto e propenso al main-stream”, dalle varie contaminazioni musicali. Per questo progetto, contatta il chitarrista partenopeo e compositore Luigi De Stefano e la cantante Patty Simon. Grazie alla versatilità, creatività ed il ritmo innato di Luigi, uniti alla fantasia e competenza tecnica di Patty per i testi, nascono le prime canzoni di Carillon. La band decide nel mentre, di chiamare nel gruppo un altro chitarrista e compositore, David Zampieri. Il quartetto in breve tempo registra in casa il primo cd raccogliendo brani musicalmente scritti da David e Luigi con ai testi sempre Patty. A fine gennaio 2015 il chitarrista David Zampieri decide di lasciare Carillon, per scelte musicali differenti e la band prende la definitiva decisione di rimanere in tre elementi, chiamando per i concerti Giampi Tomezzoli , bassista del gruppo veronese “Moto Armonico”. Questa scelta porta a nuovi stimoli e soprattutto un ottimo clima d’intesa e lavoro di squadra.
Nick: Da dove viene il nome “Carrilon”?
Carillon: Hai presente che il Carillon incanta con la sua musica immediata e ipnotica? .. ecco spiegata la scelta del nome Carillon, noi ci siamo da sempre prefissati l’obbiettivo di fare musica orecchiabile che lasciasse il segno nelle orecchie degli ascoltatori.
Nick: Come descrivereste il vostro gruppo in poche parole?
Carillon: Noi musicalmente non ci etichettiamo in un genere fisso, si è vero facciamo rock italiano, ma ci teniamo al “mainstream” come ad accontentare anche “la nicchia”, amiamo giocare con la musica, col suo ritmo, perché essa significa libertà di espressione, la musica per noi è universale.
Nick: Quando è iniziata la vostra attività compositiva? E cos’è che vi ispira?
Carillon: I brani di carillon hanno la fortuna di essere concepiti dall’ottimo feeling musicale che c’è tra Luigi de stefano, compositore di tutti i brani e Patty Simon cantante ed autrice di tutti i testi, i brani sono spessi nati scherzosamente da “cazzeggi” in sala prove.. come x esempio il riff iniziale di “Rumore e singolo” il nostro primo singolo, oppure da ascolti di provini solo musicali registrati inizialmente in casa e subito dopo arrangiati in sala prove. Non si può spiegare l’alchimia tra due compositori per ogni creativo è qualcosa di magico ed inspiegabile, però è fondamentale che ci sia per fare buona musica, che soprattutto convinca e diverta chi l’ha composta, solo così poi si riesce a trasmettere la passione di un pezzo alla gente che ascolta. Per noi è importante che ci sia anche rispetto e fiducia l’uno dell’altra, noi ci divertiamo a fare musica, a suonare a proporci, lo viviamo col pensiero libero in primis del divertimento. Qualsiasi cosa può essere fonte d’ispirazione.
Nick: Quanto pensate che sia importante avere una forte identità musicale e come commentereste la vostra?
Carillon: Noi sappiamo di non essere facili all’ascolto, non perché i nostri brani siano complicati tutto il contrario, ma in un attuale panorama musicale, dove sono sempre più le produzioni discografiche fatte con lo stampino, chi come noi cerca di essere “originale” trova più difficoltà a farsi apprezzare, ecco perché lo viviamo principalmente come un hobby che ci diverte, che ci rende liberi di esprimere al meglio la nostra creatività, senza farci troppe aspettative, poi anche se da poche persone, quando riceviamo apprezzamenti sinceri che gratificano il nostro operato, ci inducono a proseguire per questa strada, proprio perché chi ci elogia dicendo che facciamo la differenza, ci gratifica l’animo.
Seconda Parte: I progetti attuali e futuri
Nick: Parliamo del vostro ultimo singolo “Rumore e Silenzio”. I toni sono molto dark e forse scorgo ache qualche critica ad alcuni aspetti della società moderna? Potete dirci qualcosa in più sul brano?
Carillon: “Rumore e Silenzio” parla di una cosa attualissima che accade per tutte le persone nel quotidiano. Siamo tutti assorbiti da mille rumori di ogni tipo, però ad un certo punto esausti di questo, ricerchiamo ardentemente il silenzio per staccare la spina, quindi nel brano ironicamente si delinea la follia di una persona che sa che non può fare a meno dei rumori quotidiani della vita, ma necessita assolutamente del silenzio per rigenerarsi. Poi a noi ci piace con questo brano ci piace chiedere alla gente : Preferite il rumore oppure il silenzio?
Nick: Parliamo poi del vostro prossimo disco, che porterà a quanto sembra lo stesso nome del vostro singolo. Possiamo aspettarci un lavoro con un’impronta simile al brano di cui abbiamo parlato e che abbiamo potuto sentire? Vi sarà un filo conduttore?
Carillon: Certo il filo conduttore col primo singolo verrà dato, dal secondo singolo che uscirà e che lancerà nel digitale il nostro album..per il resto, non vorremo svelare troppo..è bello che chi avrà voglia di ascoltarci, si faccia una sua idea di quello che abbiamo voluto scrivere e raccogliere come tracce per questo album.
Nick: Cosa provate quando fate musica? Cosa vi spinge a dare tutte voi stesse per la musica?
Carillon: Credo che la risposta si trovi già nella domanda precedente, però aggiungendo il fuoco della musica, nonostante gli scoraggiamenti, si fa sentire soprattutto nei momenti più difficile e spesso da lì nascono le più belle canzoni, la musica è vita, le persone che ascoltano, sostengono e seguono l’artista in live, che siano poche o tante, ti fanno sentire con la tua musica messaggero di verità, raccontate nei testi, raccontate nell’arrangiamento, raccontate nell’esecuzione dal vivo.
Nick: C’è qualche artista con cui vi piacerebbe o vorreste avere il piacere di collaborare?
Carillon: Beh di artisti ce ne sarebbero tanti sicuramente stando in italia sognamo in grande e diciamo Vasco Rossi. Se parliamo dell’estero potremmo citare altri grandi quali Pearl Jam o Foo Fighters, poi va bene qualsiasi big avesse piacere di coinvolgerci in qualche apertura di live.
Nick: Cosa potete dirmi sui vostri progetti futuri? E che vette vorreste raggiungere?
Carillon: Il nostro primo obbiettivo e far si che chi riesce a scoprire Carillon si innamori dell’originalità del nostro prodotto, poi speriamo tantissimo di fare molti live perché crediamo che suonare alla gente il proprio mondo, la propria creatività, sia il modo più bello e semplice di “condivisione”.
Contatti e Link utili
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Per concludere, ecco il video del loro ultimo singolo: Rumore e Silenzio
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=g8NpnZHrS9c&w=560&h=315]