
Pietro Panetta

Eccoci al nuovo appuntamento settimanale con le “Interviste di Nick“. Dopo aver incontrato il gruppo punk dei BluSide, torniamo a fare la conoscenza con un nuovo artista solista: il cantante, scrittore e compositore Pietro Panetta.
Nato a Locri e appassionato di musica fin da giovane età, muove i primi passi come disc jockey, dilettandosi nella composizione di brani techno con il suo primo campionatore AKAI S01. Verso la metà degli anni ’90 inizia ad apprezzare le sonorità rock e metal e durante un evento scopre la musica dei Nirvana. Sono proprio le canzoni di Cobain che lo spingono a voler imparare a suonare la chitarra, strumento che non abbandonerà nel corso degli anni. Inizia così il periodo da autodidatta, delle band in cantina, dei contrasti ma anche delle prime canzoni. Cercando uno sfogo per esprimere la propria creatività, frequenta la scuola di web design e grafica pubblicitaria e conclusi gli studi apre un’agenzia pubblicitaria e di organizzazione eventi che gli permetterà, nel corso degli anni, di venire a contatto con molti artisti operanti nello scenario della nightlife nel territorio del Lago di Garda. Proprio in questa occasione inizia la collaborazione con la Sound Management Corporation, etichetta discografica con la quale incide alcuni singoli, tra cui “Aprile” e “Siamo Noi“. Nello stesso periodo gli viene affidata la conduzione della Dance Chart, una delle novità della stagione 2015/16 del Salotto di Feelthe90 di Roby Laville. Pietro si è precedentemente fatto notare all’interno del Salotto partecipando al Music Free, uno spazio dedicato agli artisti emergenti e successivamente al Video Contest, del quale si aggiudica la terza posizione. Ha inoltre scritto la nuova sigla del programma riprendendo una delle sue canzoni. A partire dalla stagione 2016/17 lo troviamo alla conduzione di Dance 4 You al fianco di dj Ave, format radiofonico di Radio Live Music. Nel Dicembre 2017 finisce di incidere negli Studio Nost di Vobarno (BS) il suo album di debutto, “Zero in Condotta“. L’album viene lanciato in distribuzione digitale nel Giugno 2018 tramite l’etichetta Just in Record. Infine, nell’estate del 2019 pubblica un nuovo brano dal titolo “Blues Calabro“, singolo che precede l’uscita del nuovo album, attualmente in lavorazione.
Dopo i giusti preamboli, andiamo a dar voce al nostro artisti, che risponderà così alle nostre 10 domande:
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1) Per iniziare, vorrei saperne di più sulle tue origini artistiche: com’è iniziato il tuo percorso nel mondo della musica e sei entrato a far parte di questo mondo?
Pietro Panetta: La passione per la musica credo di averla avuta da sempre. Ricordo che ero solo un ragazzino quando iniziai a comporre i primi brani di musica elettronica; roba davvero inascoltabile, ma mi divertivo un casino. Forse un po’ meno i vicini… Successivamente ho iniziato a suonare la chitarra e mi si è aperto un mondo. Credo che non esista strumento più bello. Ad ogni modo continuo a comporre anche elettronica: techno e hardcore, principalmente.
2) Quali sono gli artisti che ti hanno maggiormente influenzato o ispirato?
Pietro Panetta: Beh! Amo tutta la musica in genere, ma due artisti che apprezzo in modo particolare sono Vasco Rossi e Kurt Cobain.
3) Come ti definiresti in quanto artista e come descriveresti la tua musica?
Pietro Panetta: Mi definirei autentico. Scrivo quello che mi piace senza scendere a compromessi. Non ho il desiderio di uniformarmi a standard commerciali. La mia musica parla di momenti e stralci di vita realmente vissuti. Non saprei come altro scriverla.
4) Quanto è importante avere una forte identità musicale?
Pietro Panetta: Credo che sia molto importante. Serve una forte coerenza con sé stessi per avere la propria identità musicale e forse serve trovare la propria identità musicale per essere coerenti. Credo di essere caduto in un loop mentale…
5) Parliamo del tuo ultimo album “Zero in Condotta” Cosa può raccontarci su questo disco?
Pietro Panetta: Zero in Condotta. Adesso che sto lavorando al nuovo album ho la sensazione di un ricordo vago e lontano anche se è passato poco più di un anno. Sono successe molte cose in quel periodo. Mi sono divertito, sono cresciuto, ho incontrato nuove persone, mi sono messo in discussione. Una volta stavo anche per mollare. Nell’album ho inserito brani recenti e altri scritti molti anni prima perché volevo raggruppare in un unico lavoro tutte le canzoni che ho dedicato alle persone che nel corso della mia vita sono state una costante. Quando lo ascolto mi sembra di vedere, con la mente, un film autobiografico.
6) Parlaci invece del tuo nuovo singolo “Blues Calabro”. Come lo descriveresti?
Pietro Panetta: Blues Calabro è un brano dedicato alla mia terra, la Calabria. Il testo parla delle ricorrenze che si susseguono nel periodo estivo, quando vado per le vacanze: dal chiosco dove bere gli aperitivi, alla spiaggia preferita, alla birreria sulla via marina. Ho cercato di utilizzare un linguaggio semplice e leggero per descrivere anche alcuni temi un po’ più complessi. Il verso della prima strofa è nato una sera in spiaggia, durante un falò, proprio davanti allo scoglio di Cuzzufri citato nella canzone.

7) Pensi che la tua musica sia cambiata nel corso del tempo?
Pietro Panetta: Credo di sì. Adesso scrivo con meno rabbia di un tempo. Credo di essere maturato. Sono sicuro che chiunque ascolti l’album Zero in Condotta possa intuire facilmente quali siano i brani più vecchi e quelli scritti più di recente. Mi piace questo mix!
8) Quale credi che sia il tuo brano più rappresentativo?
Pietro Panetta: A questa domanda non sono in grado di rispondere. Ogni brano rispecchia una sfaccettatura del mio essere. Ti risponderei un brano diverso a seconda del mio stato d’animo. Ad esempio, adesso opterei per “Alicia”. A mille!
9) Cosa provi quando fai musica?
Pietro Panetta: Felicità? Credo che sia un ottimo metodo per staccare la spina dal mondo e scaricare le tensioni e la rabbia. Il processo di creazione è una sensazione molto forte, sia che si tratti di musica, pittura, scrittura o altro. Io credo che il desiderio di creare sia intrinseco dentro ognuno di noi. Fa parte dell’essere umano.
10) Quali sono i tuoi progetti futuri? E che vette vorresti raggiungere?
Pietro Panetta: Artisticamente parlando vorrei continuare a fare quello che faccio. Ho ancora molti brani che aspettano di essere pubblicati. Credo che poter fare ciò che si ama sia già una grande ricompensa e un privilegio. La vetta più alta che vorrei raggiungere è quella che sta tra l’essere conosciuto dalle persone che amano la mia musica e l’essere sconosciuto a quelle che non l’apprezzano.

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