

Per terminare anche questo mese, le “Interviste di Nick propongono un nuovo appuntamento con un’artista emergente. A metà Aprile abbiamo avuto il piacere di confrontarci l’eccezionale cantante Ambra Santarelli e anche oggi abbiamo la fortuna di poter conoscere una’altra straordinaria artista: la cantante, compositrice, scrittrice, poetessa e attrice Laura Sirani.
Originaria di Chiari, in provincia di Brescia, Laura è un’artista a 360 gradi, impegnata in tipo di ramo artistico. In ambito musicale inizia ad interessarsi al canto all’età di 13 anni e a 15 comincia le prime collaborazioni con rock band, per poi espandere le mie conoscenze a più generi musicali possibili: bossa nova, blues, jazz a musica leggera e cantautorale italiana.
Dai 18 ai 20 anni ha frequentato l’accademia di canto “Preludio” di Roncadelle con l’insegnante Nadia Busi e dal 2010 al 2014 ha frequentato il corso teatrale tenuto dal Maestro santo Gafforini ed in concomitanza nel 2014 il corso al teatro “Officina di Urgnano” tenuto da Gianfranco Bergamini e Carla Taino.
Nel 2013 ha partecipato al festival Tour Music Fest, con il duo “Rocka Nova“, insieme a Giacomo Marchetti, creando insieme i primi brani inediti e incidendone uno l’anno seguente per il concorso “M’Illumino di Meno” di radio 2 per il programma Caterpillar.
Dal 2013 al 2014 si esibisce per le strade di Milano attraverso la rete “Strade Aperte” e sempre nello stesso periodo partecipa al concorso “Sotto il Cielo di Fred” sponsorizzato dalla Notte Rossa di Torino.
Tra il 2014 e il 2016 ho partecipato alla feste della musica di Brescia, facendo anche da referente nell’ultimo anno.
Dal 2015 è cantante e promoter del gruppo “LEMM” insieme a Emilio Valoroso, Mauro Cortese e Ketty Mocerino.
Sempre nel 2015 è stata chiamata ad occuparsi della parte teatrale nel progetto KUMALé, rivisitazione musicale dei brani del cantautore genovese F. De Andrè portando sul palco oltre che le parole, i personaggi e aneddoti della vita dell’artista in chiave e voce tutta femminile, insieme ai maestri Davide Bonetti, Vincenzo Santoro e Roberto La Fauci.
Nel 2016 decide di intraprendere la carriera come cantautrice solo chitarra e voce, incontrando e tessendo rapporti lavorativi professionali e di accrescimento artistico alle proprie canzoni ed esperienze di vita sui diversi palchi a cui è chiamata ad esibirsi con il suo progetto “Musica e Parole di Freevola“, monologo tratto dal secondo libro edito “Freevola” e l’album autoprodotto, “Funambola“.
La Sirani cerca sempre nuove possibilità per creare e dare spazio a ciò che è la sua passione, a quello che vive dentro di se, a cui cerca di dare la miglior forma possibile. L’arte e la creatività, come la musica e il canto è per lei la miglior forma di comunicazione con gli altri, riuscendo a vivere d’amore e passione totalitario , un dono divino.
Scopri link e contatti utili alla fine dell’intervista

1) Vorrei saperne di più sulle tue origini. Come ti sei avvicinata al mondo della musica e hai iniziato il tuo percorso?
Laura Sirani: Sono nata a Chiari, in provincia di Brescia. il 18 Gennaio 1983, data di cui sono orgogliosissima! La mia è una famiglia che affronta molti problemi della società di quegli anni, ma che mi ha comunicato molto molto calore umano. In casa ed in famiglia, anche se non di quelle più abbienti, c’era sempre posto per amici, risate e cucina fatta in casa e per tanta, tanta musica: mia nonna mi ha introdotto alla musica attraverso i cantanti della generazione (classe 1927), tra giochi semplici e racconti di una vita vissuta sempre al lavoro e famiglia. I miei genitori erano due persone completamente opposte, ma cariche di energia, chi spirituale come mio padre e oggettiva come mia madre donna instancabile con la grinta di una guerriera. Da lei ho imparato a lottare e non abbandonare, anche in mezzo alle difficoltà, le mie ragioni e i miei obbiettivi. Il rapporto con la musica è iniziato quando ero bambina ascoltando da Musiani, a Edoardo Bennato, de Andrè, Mina e tanti altri. Il percorso è iniziato a 15 anni, con le prime band rock della mia zona e via via è mutata nel tempo, passando per mille forme artistiche.
2) Ci sono artisti che ti hanno influenzato o ispirato?
Laura Sirani: Per rispondere a questa domanda dovremmo impiegare un’intera puntata! Dirò che fondamentali sono stati i cantautori italiani, con rammarico di aver scoperto le cantautrici italiane, in tarda età e più di tutto il genere Bossa Nova di Jobim di cui rubai una musicassetta a mio fratello nell’estate del 1998 e che fu la colonna sonora di quel tempo. 90 minuti di goduria che solo dopo, avrei scoperto essere una vela maestra sul mio modo di cantare e di far musica: la musica è come il mare che dolce ti accarezza le gambe alla riva, è il sole che ti bacia distesi sulla sabbia, ma è anche sempre e comunque, il mistero e la forza della tempesta che arriva quando tutto tende a sopire.
3) Quanto pensi che sia importante avere una forte identità musicale e come commenteresti la tua?
Laura Sirani: Se per identità si intende filosofica e consapevole, ora più che mai, sento il bisogno di dire una propria verità che alla base è semplice, ma nella sua struttura macro è complessa esattamente come lo è il corpo umano. La mia è come l’orizzonte di fronte a casa: presente anche se non ci fai caso. pronto a trasportarti al bisogno. So di non avere ancora la visibilità che auspico, ma mi ritrovo a fare cose che vanno lontane dalle mie idee di musica, apprezzando sempre come UTILE , quel momento. Aprire la mente e le esperienze , comporta dedizione e lucidità, fino a che senti che questo è utile. Io sono identità principalmente libera , ma che come la terra( simbolo rappresentato dal mio segno zodiacale) accoglie tutto, e rigetta , nel bene e nel male, nel momento maturo.
4) Parliamo del tuo album di esordio, “Funambola” Cosa puoi dirci su questo disco?
Laura Sirani: Funambola è una figlia che a volte sento vicina a volte sento lontana, a volte vorrei vedere in vetta alle classifiche mondiali, a volte sostengo in questa strada difficile, ma pur sempre mia. E’ un album creato per buttare fuori quello che a poco a poco, ho sentito vivo e piacevole per me e per chi ascoltava. E’ un album che parla a tutti, nei vari momenti della vita, perché scritto in vari momenti e per varie riflessioni. E’ un album che ha assaporato l’amicizia profonda, la ricerca dell’amore e del non fermarsi mai e che ha trovato diverse collocazioni, come quella di diventare colonna sonora per il docu-film VORREI DIRE AI GIOVANI, GINA BORELLINI UN’EREDITA’ PER TUTTI , trasmesso sul canale 11 di Reggio Emilia e per tutto io 25 aprile sulla pagina del Festival de Garda, dedicato ai film e che un anno fa è approdato alla Camera dei Deputati a Montecitorio. Come dico sempre delle mie opere, hanno taglie varie, perché le persone sono varie.

5) Che rapporto pensi debba esserci tra musica, poesia e scrittura?
Laura Sirani: Credo che non ci debba essere nessun rapporto, credo anzi che più naturale e spontanea è questa unione più i sentimenti provati, tracciati e scritti siano veri ed autentici.
6) Cosa provi quando fai musica?
Laura Sirani: Provo grandi ed intensi sentimenti, esattamente con una funambola, che sta i mezzo all’aria pur stando sempre sulla terra; che crea magia e fantasia, perché è quello l’intento che perseguo, ma con una fottutissima paura di cadere e morire…ahahhaha o forse muoio e rinasco ogni volta, ma quello succede quando il pubblico applaude e entra nel mio mondo o ne viene trasportato. In quell’esatto momento sento che siamo tutti sulla stessa quota, frequenza, chiamala come vuoi ed allora è piena e ricca gioia!
7) C’è qualche artista con cui ti piacerebbe o vorresti avere l’onore di collaborare?
Laura Sirani: Beh la lista è lunga…sicuramente mi piacerebbe collaborare con Artiste come Mina, Elisa, Carmen Consoli che per me sono le mie colonne da che faccio musica . Poi mi piacerebbe collaborare con Nicolò Fabi e Vinicio Capossela che io trovo i migliori cantautori italiani attuali: artisti dalla sensibilità è come quell’ingrediente finale e sublime che cambia prospettiva e gusto al tutto. A livello internazionale, adoro Ben Harper, Eddie Vedder e Maria Gadu. Ma mi trovo a sognare di duettare con Gualazzi o Bollani al piano.
8) Quali sono i tuoi progetti futuri? E che vette vorresti raggiungere?
Laura Sirani: Un progetto che sto concretizzando è quello di studiare per il diploma di tecnico socio sanitario, per rendere quello che faccio, più confermato attraverso i percorsi che propongo di poesia creativa e per accedere al conservatorio. Il diploma è sempre stato per me fonte di forza e il fatto che mi mancasse, sia per lavoro, sia per apporto culturale era una vera voragine. Poi i le mie vette sono alte, altissime e quello che mi auguro e di avere sempre presente il vero scopo del fare arte: diffondere emozioni positive, far riflettere su temi umani ma anche ambientali ed importanti ora più che mai all’intera società. Emanare onde positive, si può dire? E poi avere coerenza tra quello che vivo e quello che scrivo, per me fondamentale equilibrio tra i miei piedi , il cuore e la mente. Credo che tutti i sogni si avverino, l’importante è non dar per scontato nulla. Questo tipo di strada è composto da tante persone e volontà. E questa è l’assoluta ricchezza, che per è sempre accompagnata da quella di fama, economica e di collettività.
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