[dropcap]O[/dropcap]ggi il mondo del lavoro è un territorio estremamente difficile. Sono tante le problematiche e purtroppo non tutte riescono a trovare una via risolutiva. Se la crisi ha colpito duramente il futuro dei giovani, negando loro la possibilità di trovare occupazione oppure di esercitare una libera professione per le difficoltà riscontrate nell’affidarsi ai crediti concessi dalle banche, il discorso è ancor più delicato per l’integrazione lavorativa dei disabili.
Non tutti sanno che la giurisprudenza italiana – Legge 12/03/1999 n.68 art. 3 “Assunzioni obbligatorie”- prevede l’inserimento occupazionale delle persone diversamente abili. Ma cosa succede se viene negato loro il diritto al lavoro, nonostante esista un decreto legge? In Campania l’attuazione della legge che prevede l’ assunzione dei disabili è ancora tema di profonde critiche e proteste, come riferisce ai nostri microfoni Gennaro Chiaro, Presidente dell’associazione “Abilitando”, che porta avanti da cinque anni una battaglia per il diritto al collocamento dei disabili della Campania.
Durante questa lunga guerra i risultati, ottenuti con proteste eclatanti, non sono mancati e, grazie alla volontà dei membri dell’associazione, si è giunti alla disponibilità di ben tredici strutture ospedaliere pronte a concedere in gestione ai disabili un’ area pari ad un terzo dei loro spazi parcheggi in città. Un diritto però inconfutabile è ancora rimasto nell’ombra: il lavoro. Non arriva, non esiste, anche se la legge lo prevede. Uno scandalo al quale l’associazione non riesce ancora ad ottener risposta. Risposte che dovrebbero arrivare dalla Regione Campania che invece sembra “dormire” o fare orecchie da mercante alle continue manifestazioni di coloro che, nella condizione di diversamente abili, chiedono di diritto un lavoro come tutti gli altri. “L’accompagnamento è minimo, non sfama una famiglia intera. Sono pressapoco 250 euro al mese, come posso andare avanti?!” – urla a gran voce Chiaro. Forse qualche risposta o fatto concreto dovrebbe pur arrivare dalle istituzioni che ad oggi non si sono ancora pronunciate…Per dirla con Gennaro Chiaro, una cosa è sicura: “Nonostante la morte di alcuni amici che hanno combattuto fino all’ultimo, noi andremo avanti per ottenere quello che ci spetta di diritto, non ci arrenderemo mai per noi e le nostre famiglie”.
Intervista al Presidente dell’associazione “Abilitando”, Gennaro Chiaro
Vincenzo Nigri