
Lavoro- L’Italia finalmente fa registrare dati positivi sul fronte dell’occupazione. Gentiloni, soddisfatto, via tweet ne attribuisce il merito al Jobs Act.
Secondo l’istat la disoccupazione giovanile è scesa dal 36,5 di Giugno di questo anno al 35,4 ed anche la disoccupazione generale non è in aumento ma anzi è scesa dello 0,2 punti di Maggio attestandosi intorno all’ 11.1%.
Gli inattivi tra i 15 ed i 65 anni, a Giugno, crescono di 12 mila unità (+o.1%) risultante tra un aumento degli uomini ed un calo tra le donne. L’inattività risulta in calo tra i 15-24enni ed i 35-49enni mentre è in crescita nelle restanti fasce d’età.
Il 74% degli italiani crede che non avrà mai un posto fisso. Tre lavoratori su quattro sono sicuri di non riuscire a passare l’intera vita a servizio di una singola ditta o azienda. La provvisorietà del posto di lavoro è avvertita maggiormente dal sesso femminile (77% contro il 70% del sesso maschile) e in misura leggermente minore dai lavoratori più maturi (76% contro il 72% degli occupati con fascia d’età compresa tra i 18 e i 44 anni).
Al termine ci sono 23mila occupati in più arrivando alla cifra di 2 milioni e 69mila. A Giugno, la stima degli occupati cresce dello 0.1% rispetto al mese di Maggio (+23mila) riuscendo dunque a recuperare i punti persi nel mese precedente. Il tasso di occupazione si attesta al 57.8% aumentando dello 0.1 punti percentuale. Aumentano i dipendenti a termine, sono stabili i dipendenti a tempo indeterminato mentre diminuisce il numero degli indipendenti.
Gentiloni, soddisfatto dei progressi sul fronte lavoro, fa sapere con un tweet tutta la sua fiducia al Jobs Act:”#Istat Buone notizie sul lavoro. Meno disoccupati, anche tra giovani. Aumenta lavoro donne. Fiducia in risultati Jobs Act e ritorno crescita”.
L’Italia, secondo l’istat, è dunque in crescita anche se molti passi ancora devono essere fatti per mettersi in pari con l’Europa. Intanto il jobs act sembra dare i suoi, seppur piccoli, frutti.