

Il sogno della Dea svanisce nell’extra time
Per 90 minuti la Dea ha coltivato il sogno, l’illusione, la speranza. Il vantaggio di Pasalic alimenta la fiducia e le aspettative dei bergamaschi ma poi, all’improvviso, il Psg si accende, recupera e raddoppia nel giro di 3 minuti. Il Paris Saint Germain, club di grande esperienza internazionale, realizza una rimonta con due gol segnati nell’extra time. Per l’Atalanta è il buio e per i parigini ancora Champions.
La squadra di Gasperini è fuori dai quarti di Champions League. Una sconfitta che, per come è maturata, brucia. A fare la differenza è stata la qualità nei cambi. Nella prima parte della gara i nerazzurri hanno tenuto bene giocando alla pari con i francesi, poi l’ingresso in campo di Mbappé, preservato in vista dell’ultima mezz’ora, ha cambiato la partita e l’Atalanta non ha più retto di fronte a cotanta personalità. In soli 3 minuti termina la favola dell’Atalanta che resiste solo per il tempo regolamentare, poi nel recupero perde equilibrio e determinazione e si ribalta la gara: pareggio di Marquinhos e al 90+3 gol di Choupo-Moting.
Esce dalla Champions a testa altissima l’ultima squadra italiana ancora in lizza con un traguardo comunque storico, vicinissima alla semifinale che vedrà invece protagonisti i parigini di Tuchel contro il Lipsia vincente 2-1 sull’Atletico Madrid.
Barça: serata da incubo

A testa bassa, anzi bassissima escono sconfitti dall’altra sfida delle Final Eight di Lisbona i catalani del Barcellona. Lo scontro tra Leo Messi e Robert Lewandowski è tutto a favore del secondo che segna il sesto gol salendo a quota 14 nella classifica marcatori. Una prestazione sontuosa del Bayern Monaco che umilia e travolge 8-2 il Barça come mai era accaduto nella sua storia.
Una partita già finita sostanzialmente dopo circa 30 minuti, con i ragazzi di Flick avanti 4-1 ed in totale controllo sui blaugrana. Fa tutto il Bayern, vanno in gol Muller, autore di una doppietta, Perisic e Gnabry, ed anche il momentaneo pareggio 1-1 in realtà è un’autorete di Alaba. Nella ripresa il Barcellona prova a rimettersi in pista e apparentemente ci riesce con il bellissimo gol di Suarez. Ma in campo c’è solo il Bayern, che dilaga in maniera clamorosa edalla prima occasione Kimmich porta il risultato sul 5-2 che stronca definitivamente ogni iniziativa spagnola. Il Barcellona è allo sbando, Messi e compagni sono sotto choc per una serata incubo da dimenticare. I catalani finiscono per crollare nel finale subendo il gol di Lewandowski e l’ulteriore doppietta realizzata in quattro minuti da Coutinho, ancora di proprietà dei blaugrana. I bavaresi conquistano così l’accesso alla semifinale, dove affronteranno il Lipsia vincente 3-1 sul Manchester City.
Il Barça dal grande blasone, “mes que un club”, la scritta che aleggia sul Camp Nou e che è tatuata nell’anima di ogni sostenitore blaugrana, saluta la competizione come peggio non poteva e quasi sicuramente anche il suo tecnico, Setien, dopo questa incredibile sconfitta.