Ernesto Esposito – manager dell’Asl Napoli 1 – con una lettera indirizzata ai 900 medici di medicina generale che operano a Napoli ha creato un vero e proprio caos. La lettera riguarda i budget che possono essere “spesi” dai medici nella propria attività, tutto questo in base al Decreto Commissariale n. 88/2013 con il quale sono stati determinati i volumi di prestazioni erogabili ed i correlati limiti di spesa (Tetti di Spesa) per l’anno 2013. [divider] I tetti di spesa variano in base alla patologia e agli accertamenti da prescrivere ma non sempre sembra siano stati fissati con criterio, secondo i camici bianchi in questione. Infatti, alcuni dei punti di questa disposizione che fanno riflettere, riguardano i diabetici – per i quali sono a disposizione 2500 euro all”anno – e la radioterapia con soli 4000 euro a disposizione. Una volta raggiunti i tetti massimi i medici dovranno indirizzare i pazienti verso le strutture pubbliche, ignorando i centri convenzionati e costringendo i pazienti a liste d’attesa spesso interminabili. Il dirigente Esposito, però, assicura che i tempi d’attesa si sono ridotti, e che queste disposizioni servono a costruire una “sanità virtuosa” e che sicuramente saranno previste integrazioni ed extrabudget per pazienti affetti da patologie difficili come quelle oncologiche. i medici, furiosi dopo la decisione, sono preoccupati soprattutto per quanto riguarda il discorso relativo alla prevenzione, temendo che le persone inizino a trascurare esami importanti utili alla salute.
Rossella Pardi