
Lara Comi, ex eurodeputata di Forza Italia, dal luglio 2009 al giugno 2019, è stata arrestata dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano.
Si presenta una situazione di scottante allarme pubblico, quello rilevato dalle indagini della Procura di Milano su un sistema di corruzione e spartizione degli appalti in Lombardia che ha portato agli arresti domiciliari l’ex europarlamentare Comi, l’ amministratore delegato della catena dei supermercati Tigros Paolo Orrigoni e in carcere il direttore generale di Afol, da poco licenziato, Giuseppe Zingale.
Un quadro in cui disonestà e disinvoltura hanno consentito alle persone abili nell’orientare situazioni, di ricevere ricompense a spese dei contribuenti.
A notificare l’ordinanza, il provvedimento firmato dal gip Raffaella Mascarino, su richiesta dei pm Silvia Bonardi, Luigi Furno e Adriano Scudieri, sono stati stamani all’alba i militari della Guardia di Finanza milanese coi colleghi di Busto Arsizio.

Un’operazione, che è lo sviluppo dell’inchiesta che lo scorso maggio aveva portato 43 misure cautelari eseguite, tra gli altri, nei confronti dell’ex coordinatore di Forza Italia a Varese Nino Caianiello e dell’allora candidato alle Europee e consigliere comunale in quota FI Pietro Tatarella. Sono state proprio le dichiarazioni di Caianiello, dell’ex coordinatore forzista di Gallarate Alberto Bilardo, a portare ai nuovi arresti con le accuse a vario titolo di corruzione, finanziamento illecito ai partiti, truffa aggravata ai danni del Parlamento Europeo e false fatturazioni.
Lara Comi risponde ad accuse per un contratto di consulenza per 21 mila euro, formalmente affidato da Afol all’avvocatessa savonese Maria Teresa Bergamaschi, pure lei indagata.
La Comi, deve rispondere anche per finanziamento illecito da 31 mila euro. Somma versata dall’industriale bresciano titolare della Omr holding e presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti, in vista delle ultime elezioni europee per una consulenza basata su una tesi di laurea scaricabile dal web.
Poi, sono annotati nell’ordinanza, altri episodi da accertare, che riguardano ulteriori insediamenti di punti vendita Tigros nei comuni di Milano e di Solbiate Olona, con tanto di disponibilità, per quanto riguarda il capoluogo lombardo, di Marco Bestetti presidente non indagato del Municipio 7 e ora coordinatore nazionale di FI Giovani.