
Ormai anche se è passata più o meno una settimana dalla sua presentazione, le polemiche e soprattutto problematiche legate al nuovo sito ‘VeryBello.it’ continuano a tenere banco.
Ripercorriamo l’intera questione. Il 24 gennaio 2015 nasce ‘VeryBello!-Viaggia nella bellezza’ un portale digitale che raccoglie più di 1300 eventi che si terranno da Nord a Sud, nelle grandi e piccole città di tutta Italia, da maggio ad ottobre di quest’anno, mesi che coincidono con il grande evento dell’Expo. Una coincidenza questa, nata non per caso e che giustifica l’obiettivo finale di questa nuova grande piattaforma digitale online; offrire ai visitatori di tutti il mondo diretti a Milano una selezione di eventi culturali di grande qualità, in modo tale, da prolungare il loro viaggio e farli innamorare del nostro splendido paese.
Il sito è stato presentato dal ministro della Cultura Dario Franceschini, insieme al ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, al commissario di Governo per Expo 2015, Giuseppe Sala e al sottosegretario di Stato del Mibact, Ilaria Borletti Buitoni. Secondo Franceschini l’Expo 2015 rappresenta un evento importante che suscita non poca curiosità nel mondo e che potrebbe essere addirittura un punto di svolta psicologico per il paese al pari delle Olimpiadi. Legare a tale evento un’iniziativa come quella di ‘Verybello’ è un’occasione imperdibile per lavorare sul modello del ‘museo diffuso’ cioè un modo efficace per presentare e valorizzare l’offerta turistica italiana. Proprio il Mibact ha messo a disposizione 5 milioni di euro al fine di promuovere le bellezze patrimoniali diffuse sul nostro territorio e tra gli eventi in agenda compaiono la Biennale di Venezia, i classici del Teatro Greco di Siracusa, il Festival degli artisti di strada di Ferrara e molto altro ancora.
Insomma date le premesse il sito avrebbe dovuto suscitare (almeno in teoria) l’entusiasmo di tutti ma purtroppo non è andata esattamente così, anzi è avvenuto proprio il contrario. Nel giro di 48 ore dalla sua presentazione infatti, il portale è stato letteralmente massacrato sui social network, dalla stampa generalista e specializzata, dagli addetti ai lavori e, ha subito perfino due attacchi da parte di esperti hackers. Ma cosa non ha funzionato? Innanzitutto il nome. Pare infatti che il ‘VeryBello’ sia secondo la maggioranza, banale, poco originale e di sicuro non adatto allo scopo che si pone ovvero pubblicizzare le bellezze patrimoniali del paese. Le polemiche però, non sono sorte solo per il nome sarebbe stato assurdo bacchettare un’iniziativa di tale portata limitandosi a questo unico aspetto. Entrando nello specifico infatti, secondo alcuni esperti, sarebbero stati commessi gravi errori di SEO e accessibilità: manca il supporto per gli ipovedenti, una privacy policy, un’applicazione per il mobile, l’elenco dei browser compatibili e infine, la versione in inglese, mancanza gravissima data l’internazionalità dell’Expo. Altra polemica riguarda l’assegnazione dell’appalto ad una agenzia che secondo altri esperti non è molto conosciuta. Franceschini però nonostante questo pessimo debutto non si è perso d’animo e ha risposto a molte di queste polemiche, ad esempio ha sottolineato che la versione in inglese insieme ad altre lingue partirà il 7 febbraio, mentre per quanto riguarda l’aspetto economico, l’intero progetto e la sua realizzazione sono costati solo 35.000 (circa) IVA esclusa…