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[dropcap]S[/dropcap]ono tanti i giocatori girati in prestito dal Napoli a squadre cadette o di Lega Pro che vengono puntualmente dimenticati dal pubblico partenopeo, il quale poi colpevolmente cade in grossolani errori di valutazione. Quindi se l’anno prossimo giocatori come Izzo e Sepe, verranno etichettati come bidoni, non ci sarà da stupirsi. Onde evitare ciò è bene fare un resoconto su quanto fatto dagli azzurri in prestito, cominciando proprio dai sopracitati Izzo e Sepe, ovvero coloro che si stanno comportando meglio in questo inizio di stagione, visto che Sepe sta difendendo i pali del Lanciano, capolista e miglior difesa della serie B, ed esprimendo finalmente tutto il suo potenziale, mentre Izzo è la lieta sorpresa di questo inizio di stagione dell’Avellino, attualmente quarto in graduatoria, e tra un paio d’anni potrebbe rappresentare un rinforzo importante per la difesa del Napoli. Chi invece non sta rispettando le aspettative è Roberto Insigne, in gol ieri sera contro il Santarcangelo in una gara valevole per la Coppa Italia di Lega Pro, il quale a Perugia sta faticando a trovare spazio a causa di qualche problema fisico e dell’immediato esonero di Cristiano Lucarelli, colui che aveva chiesto il suo acquisto.[divider] Non è iniziata nel migliore dei modi nemmeno la stagione di Ciano e Dumitru, i due attaccanti infatti hanno segnato un solo gol nelle loro apparizioni e ad entrambe sono soliti partire dalla panchina; mentre Dezi si sta comportando bene a Crotone, dove è titolare fisso ed autore di ottime prestazioni. Non hanno praticamente mai giocato, invece, Fornito a Pescara e Nicolao a Lanciano, sebbene quest’ultimo sia chiuso dall’ottimo Mammarella ed il tecnico Baroni lo tenga in grande considerazione; così come Palma a Vicenza, nonostante quest’ultimo sia out per un infortunio al legamento crociato del ginocchio destro. Allegra alla Virtus Entella, mentre Celiento e De Vena si stanno ritagliando il loro spazio a Viareggio, così come Novothny a Pagani, benché quest’ultimo stia giocando tutt’altro che bene.
Luigi Testa