[dropcap]S[/dropcap]offre, soffre tantissimo la Juventus in Champions League di fronte ad avversari come il Bayern, ai quali i bianconeri non riescono a fare nemmeno il solletico, quando si tratta di vincere le resistenze di avversari nettamente più deboli, vedi Copenaghen, Nordsjaelland e Galatasaray e quando i fischietti d’Europa dimenticano il mos maiorum italico e si permettono addirittura di arbitrare in maniera quantomeno imparziale, insomma sempre. Eppure in campionato gli uomini di Conte hanno vita facile e, grazie agli strabilianti risultati ottenuti in questi due anni, hanno conquistato la nomea di “invincibili”. Quindi com’è possibile che una squadra da 90 e passa punti in serie A, si sciolga non appena mette piede in Europa? [divider] Beh, ci dispiace doverlo dire, ma il campionato italiano ha ormai perso di competitività, conformandosi alla situazione economica, politica e sociale del nostro paese e la straripante fisicità degli uomini di Conte in un campionato simile fa la differenza. Quando si va in contro ad impegni ben più difficili, la Juventus si dimostra in tutta la sua pochezza qualitativa e tattica. Difatti il 3-5-2 utilizzato da Conte non può essere il perno su cui costruire una squadra vincente in Europa, essendo questo uno schema troppo remissivo e che mal si sposa con le ambizioni di un team che cova la speranza di sollevare la coppa dalle grandi orecchie, pertanto la scelta di mettere nelle mani di Pirlo,Vidal e Tevez il destino europeo della Juventus è un errore madornale che già in partenza affossa qualsiasi velleità bianconera di successo.[divider] Per questo Conte aveva chiesto a Marotta e Paratici acquisti che gli permettessero di passare al 4-3-3, invece il tecnico salentino si ritrova a doversi accontentare di Tevez e Llorente quando avrebbe preferito avere in squadra delle ali capaci di saltare l’uomo e di garantire ai bianconeri quel pizzico di fantasia e tecnica in più che avrebbero fatto della Juventus una squadra più europea. D’altronde, nonostante gli arrivi di Tevez e Llorente, il problema del gol in casa Juventus non è stato risolto e difficilmente una squadra così prevedibile e dipendente dalle invenzioni del 34enne Pirlo potrà dire la sua in Champions. Sarebbe meglio concentrarsi sul campionato onde evitare di perdere anche l’egemonia in Italia, d’altra parte Napoli e Roma fanno paura.
Luigi Testa