
ISIS
Conoscere un fenomeno virale terroristico non vuol dire solo informarsi sugli attacchi e sul nome del leader di turno ma vuol dire anche informarsi sulla nascita e sul perché fanno quello che fanno. Da dove nascono e come hanno fatto a diventare quello che sono e a mettere paura a tutta l’Europa. Partiamo proprio dalla sigla, ISIS, tutti lo nominano, ma quanti ne conoscono il vero significato la sua nascita e la storia che li ha portati a diventare così forti e temuti.
L’ISIS è lo Stato Islamico dell’Iraq e della Siria e si compone di un numeroso gruppo di seguaci conosciuti come Jihadisti. Sono più di 30.000 tra islamici, europei e inglesi, molti volontari ma parecchi costretti.
La vita nella capitale la Raqqa, per gli abitanti controllati da Abu Bakr al-Baghdadi, è impossibile; sono quotidianamente controllati o trattenuti con la forza, e conducono una vita sociale di rinuncia, senza gli ozi occidentali.
Ma parlando di com’è nata possiamo dire che gli islamici hanno deciso di rivendicarsi dell’invasione subita in Iraq nel 2003 dagli americani, moltiplicandosi negli anni come numero di combattenti e addestrandosi al meglio. Dopo aver visto succedersi tre o quattro califfi, il timone passa nel 2010 proprio nelle mani di Abu Bakr al-Baghdadi. Quest’ultimo ha cominciato la sua avanzata già assediando o distruggendo alcuni dei paesi del suo stato prima di giungere in Europa.
Per finanziarsi le armi e non solo, lo stato islamico attinge dalla vendita del petrolio e da attività illecite effettuate lungo il cammino di conquiste: riciclaggio di denaro, rivendita di reperti archeologici…
Prima di arrivare ad attentare Parigi, gli jihadisti hanno perpetuato una catena del terrore nel proprio territorio, a discapito della popolazione mondiale, effettuando delle decapitazioni pubbliche di ostaggi americani e britannici, come i giornalisti Foley e Sotloff.
Tragica la storia del reporter britannico Cantilie, costretto a fare da messaggero mediatico per conto dei suoi aguzzini divulgando informazioni sulla vera natura dello stato islamico, dicendo che era stato abbandonato dalla sua patria.
Anche se sembra ci sia una tregua in corso, gli stati minacciati rimangono in allerta.