[dropcap]E’[/dropcap] passata già una settimana dallo scontro al San Paolo ma ancora oggi se ne parla. Il primo a farlo è stato Antonio Conte due giorni dopo la partita, evidenziando e alimentando polemiche sugli scontri pre e post partita che ha visto coinvolti i supporters partenopei. Polemiche lecite, se avesse menzionato anche le auto incendiate a Napoli dai tifosi bianconeri, per ora gli unici ad essere stati fermati e arrestati dalle forze dell’ordine. Ancora una volta però non ci si è limitati a parlare dell’evento sportivo in sé, si è di nuovo oltrepassato il limite, cercando e trovando il pretesto, da parte del popolo juventino, per sparlare di Napoli con commenti e insulti razzisti.[divider] Testimonianza di quanto affermato è data dalla dichiarazione della speaker e “tifosa juventina” Annamaria Licata durante la diretta dell’emittente della squadra bianconera “RadioJuveWeb”. La speaker infatti ha ironizzato su due tragedie che hanno colpito la città partenopea negli ultimi giorni (il crollo del palazzo a Chiaia e l’incendio del polo della cultura partenopea “Citta della Scienza”) che nulla hanno a che spartire con il calcio giocato.[divider] Ecco una parte di quanto dichiarato:
I napoletani prima della partita tra Napoli-Juventus sono stati come al solito molto incivili con le schifezze che hanno fatto. Sono gesti che in nessuna parte d’Italia si vedono, tranne che a Napoli. La coreografia del “Vesuvio in eruzione” ha portato una sfiga incredibile ai signori napoletani ed infatti dopo appena qualche giorno succede che crolla un intero palazzo e che l’unica cosa che avevano di buono in città gli è andata a fuoco
E ancora:
Costruiscono abusivamente anche intorno al Vesuvio, io ci ripenserei a rifare un’altra volta quella coreografia, va a finire che questa volta erutta veramente facendo una strage
Unica nota positiva è data dalla replica immediata del presidente dell’Associazione Napoli Club Saverio Passaretti:
“Diciamo che da un certo punto di vista sono contento che ci siano certi episodi di intolleranza. E’ il segno che Napoli ormai fa paura: in questo momento siamo antipatici perché siamo temibili. Ci temono, hanno paura e accadono certi episodi”
Dopo quanto accaduto viene da pensare che le dichiarazioni fatte dalla speaker juventina avranno fatto rivoltare nella tomba Giuseppe Mazzini,visto che lui e i suoi seguaci hanno tanto combattuto e pagato con la vita per ottenere l’Italia Unita mentre, sembra che si trovi sempre un pretesto per dividerla.
Claudio D’Addio