[dropcap]“[/dropcap]Sale a 24 il numero di persone morte ieri nei conflitti di piazza a Vigata, in Papua Nuova Guinea”. In che modo è possibile confutare queste notizie? Come si può essere certi che quei conflitti siano accaduti o meno? Quella della veridicità dell’informazione è una questione piuttosto delicata e più volte affrontata ma ora il boom di dati che raggiunge gli utenti del web è diventato quasi insostenibile e saperli classificare non sempre è facile.
Con l’accesso a internet l’uomo ha ottenuto la possibilità di comunicare istantaneamente di avvenimenti in ogni parte del globo, questo potere (lo si potrebbe definire come sesto) oggi si trova potenzialmente nelle mani di chiunque. Ogni persona che abbia il giusto device ha la possibilità di creare una notizia e metterla nel mondo della rete e aspettare che si diffonda.
Ciò amplifica quello che è un problema presente quasi da sempre nella storia umana ovvero la veridicità delle informazioni.
Ramses II raccontò al suo popolo dello strabiliante trionfo contro gli Ittiti, trionfo, questo, considerato dagli storici un misero pareggio; Durante la tregua di Natale nel 1914 i soldati scoprirono che il nemico non era quel perfido e malvagio individuo che la propaganda nazionale annunciava.
Così arriviamo ad oggi, dove vengono spesso denunciate la censura e la manipolazione delle notizie nei mezzi di comunicazione ordinari in favore della libertà di internet. È questa concezione di libertà uno dei motivi che rende agli occhi dell’utente medio una fonte più attendibile di altre, ovvero sembra quasi che sia nata una fiducia nei confronti di questo mondo scaturita da tutte le vicende di mal-informazione del passato.
Tale caratteristica, insieme a quella della grandissima quantità di dati forniti, rende internet potenzialmente più pericoloso degli altri mass-media.
Per libri, riviste e giornali sussistono filtri applicati alle notizie che nel bene e nel male hanno sempre agito; Sul web questi non sussistono dal momento che l’informazione (vera o falsa che sia) proviene direttamente dall’utente e il rischio bufala è sempre dietro l’angolo. Affiancando la foto di un palazzo in fiamme ad un testo in cui si parla di un attacco terroristico si indurrebbero molti a credere che il fatto sia realmente accaduto.
L’unica soluzione al problema è considerare con attenzione tutto ciò di cui si viene a conoscenza, senza dare immediatamente per vera qualsiasi notizia, applicando determinati filtri che possano salvare la nostra libertà di sapere
Per la cronaca, Vigata è il paese fittizio in cui si ambientano le vicende del commissario Montalbano.
Branimir Scognamiglio