un’edizione che parla dei nostri tempi
Questa moderna versione di “Saranno famosi – Fame”, ambientata da Luciano Cannito nei nostri giorni, con gli smartphone che filtrano e veicolano la comunicazione e i problemi di un quotidiano più vicino ai giovani d’oggi, porta in scena passioni, sacrifici e desideri di un’intera generazione, attraverso il percorso formativo degli allievi della esclusiva scuola di Performing Arts di New York.
Protagonisti sono senza dubbio gli allievi, con le loro vite, i loro sogni, la loro forza e le loro debolezze, la caparbia voglia di riuscire a calcare le tavole del palcoscenico per un’esigenza intima e per lancinante passione, ma anche con i loro mondi interiori ed il continuo scontrarsi con la realtà, dentro e fuori la scuola.
un magnifico cast di giovani talenti e affermati artisti
Davvero bravissimi tutti i giovani interpreti, tanti già noti per le esperienze in TV o nel teatro musicale italiano, ognuno capace, ognuno con la propria peculiarità nell’affrontare le tre modalità espressive del musical. Sorprendente Alice Borghetti, a suo agio tanto nella recitazione quanto nel canto e nella danza, passionale e travolgente nel vestire i panni della sfortunata Carmen Diazn, abbagliata dalla fiamma del successo… che la brucerà; Raymond Ogbogbo, l’esplosivoLeroy di questa nuova edizione, trascina con la sua grande carica comunicativa, ottimo cantante ed eccellente ballerino; Martina Giovannini (direttamente da Amici) sfodera la sua voce profonda ed emozionante, che fa dimenticare qualche rigidità nei dialoghi; Flavio Gismondi, più di tutti abile attore, ma anche ottimo interprete di emozionanti brani musicali; Alfredo Simeone, è Joe Vegas, la scoppiettante nota comica del gruppo, efficace interprete e sorprendente danzatore; eccezionali ed efficaci, tanto per capacità canore quanto nei momenti coreografici, forse non al top nella pur credibile recitazione, Ginevra Da Soller, Alessio Solla, Greta Arditi, Arianna Massobrio, Claudio Carlucci. A completare il già folto gruppo di protagonisti uno strepitoso ensemble del quale fanno parte Denise Arria, Gioia Chiarini, Mirco Di Santo, Alessio Polimene, Carmen M. Reynoso, Giorgia Riccardi, Alessandro Savino.
Un cast di glorie del nostro spettacolo, soprattutto della nostra TV, veste i panni del corpo insegnanti: brava Barbara Cola, impeccabile direttrice della esclusiva scuola, che in alcune scene sfoggia con disinvoltura le sue innegabili doti canore; Lorenza Mario, la comprensiva docente di danza classica, porta in scena la sua eleganza di ballerina, ma è a suo agio anche nel ruolo d’attrice; Garrison Rochelle, il professore di recitazione – al quale forse ‘avremmo affidato’ il corso di danza moderna – è comunque simpatico e credibile, con la sua inconfondibile carica di energia; Stefano Bontempi, danzatore e coreografo, brillante professionista del musical, veste con abilità i panni del divertente, diligente ed inflessibile maestro di musica.
uno spettacolo che conquista nonostante qualche piccolo neo
Sicuramente lo spettacolo, nelle sue due ore e trenta circa, appassiona e conquista, anche se talvolta indugia troppo in certi momenti, che rallentano e appesantiscono la narrazione. Così come le grandi capacità dei giovani artisti nel canto e nella danza, in alcuni momenti sottolineano per contrasto, eccezion fatta per qualcuno, una recitazione qua e là non altrettanto spigliata e accattivante, probabilmente anche a causa di alcuni dialoghi non sempre originali e a volte ripetitivi.
la fascinazione di ambientazioni e coreografie che esplodono travolgendo il pubblico
Bellissime le coreografie, soprattutto nei quadri d’insieme, firmate dallo stesso regista Luciano Cannito in collaborazione con Fabrizio Prolli. Le suggestive scene mobili di Italo Grassi, arricchite dalle proiezioni di Roberto Loiacono che si affacciano da due grosse vetrate verticali, riescono a trasportarci in tempi e luoghi diversi, talvolta onirici e irreali, complici il disegno luci di Valerio Tiberi e i costumi di Veronica Iozzi. Impeccabili la direzione musicale di Giovanni Maria Lori e gli arrangiamenti di Raffaele Minale, Franco Poggiali, Angelo Nigro, Maurizio Sansone, che esplodono in uno scintillante finale con i fuochi d’artificio, in cui l’intero cast invita il pubblico ad alzarsi, cantare e ballare insieme a loro la celeberrima e sempreverde “Fame”, in un tripudio di energia, spensieratezza e rumorosi consensi.
repliche
Si replica fino a domenica 17 novembre 2024.