Riparte la stagione teatrale in appartamento ideata e diretta da Manlio Santanelli e realizzata con il prezioso contributo organizzativo di Livia Coletta e Ileana Bonadies.
Il Teatro cerca Casa giunge quest’anno alla sua ottava edizione, avendo conquistato alla causa del teatro oltre 250 salotti e quasi 15mila spettatori, tra Napoli e le altre città della Campania.
L’ambizioso progetto, partito nel 2012, ha realizzato un vero e proprio circuito teatrale alternativo, configurandosi come uno spazio di libertà espressiva, per pubblico e artisti, che nell’occasione dello spettacolo in casa trovano la possibilità di uno scambio necessario e di un confronto oltre la quarta parete.
Il
sottotitolo scelto per questa ottava stagione, Lo spettacolo è servito,
vuole essere un invito per gli spettatori più pigri ai quali, come ormai di
consuetudine, la rassegna offre la possibilità di vedere gli spettacoli
direttamente a casa, nel salotto di amici o parenti, come in una sorta di
incontro conviviale, dove il teatro che a prima vista può apparire un semplice
pretesto secondario diventa invece il motivo fondamentale della serata.
«Giungiamo
ostinatamente all’ottava edizione della nostra rassegna — spiega il direttore
artistico Manlio Santanelli —, con molte più consapevolezze rispetto agli anni
precedenti. Innanzitutto la stagione 2019-20 segna il nostro “ritorno a
casa”, perché dopo diverse sperimentazioni, che ci hanno condotto a peregrinare
dagli appartamenti ai cortili storici, alle sale museali, alle chiese e nelle
sale di associazioni culturali, quest’anno ci riappropriamo con decisione della
dimensione domestica, quella in cui il nostro progetto trova il suo habitat
naturale. Per portare a compimento la propria missione primaria, ossia
guadagnare nuovi proseliti all’arte del teatro, la casa è la nostra dimensione
ideale, perché consente quella vicinanza che nessun altro spazio può offrire e
quel senso di intimità che crea le giuste condizioni per stabilire un legame
con i potenziali spettatori e trasformarli in nuovo pubblico. Ecco il senso del
sottotitolo della rassegna di quest’anno, che in fondo fa appello proprio a
quella intimità domestica tipica delle cene tra amici, che consente la
possibilità di avvicinare i convenuti per raccontare loro qualcosa che ancora
non conoscono e conquistarne la fiducia». L’ottava stagione presenta un
cartellone di 15 nuovi titoli più cinque ritorni dalle precedenti
edizioni, con spettacoli che spaziano dalla prosa alla musica, dalla nuova
drammaturgia ai classici, dalla sperimentazione alla tradizione, in un medley
teatrale capace di offrire una visione sulla nuova produzione contemporanea.
IL DEBUTTO
Si parte lunedì 7 ottobre ore 18, come ormai di tradizione dal salotto di casa Santanelli, che aprirà il sipario sulla stagione 2019-20, con lo spettacolo Una notte con le stelle e con Te di e con Maurizio Murano accompagnato da Mariella Pandolfi al pianoforte. Un varietà sul teatro, dove Murano, unico interprete in scena, spazierà dal Gastone di Petrolini al Vesti la giubba di Leoncavallo. Ma ci sarà spazio anche per Shakespeare, Pasolini, Valentine, De Simone, Russo, De Filippo, Viviani, Patroni Griffi, Santanelli, García Lorca, che sono solo alcune delle stelle che illumineranno il cielo di questa serata di teatro e musica.
Si prosegue venerdì 18
ottobre ore 20.30 nell’altro salotto storico della rassegna, quello di casa
Bonadies a Portici, con Kaléidos, che vede in scena Marina
Bruno (voce) e Giuseppe Di Capua (pianoforte), interpreti di un
repertorio raffinato, caratterizzato da un susseguirsi di stili diversi e
momenti dal sapore teatrale, attraverso brani portati al successo da Mina, Liza
Minnelli, Edith Piaf, Ute Lemper, Fabio Concato, Lucio Battisti, Claudio
Baglioni Eduardo De Crescenzo, Sting, Fabrizio De André, Joe Barbieri, Malika
Ayane, Michael Bublé, Tosca, Gloria Estefan.
La stagione nel Salotto di casa Bonadies continua venerdì 22 novembre
con Fosco, scritto, diretto e
interpretato da Peppe Fonzo, uno spettacolo ispirato a lu Frasulino,
brano dialettale assolutamente sconosciuto di Domenico Modugno, che mescola la
narrazione teatrale a momenti musicali e ad altre perle del cantautore
salentino. Fonzo porta in scena un personaggio ai margini, il pazzo/buffone che
tutti deridono, sempre insultato e bastonato, un disadattato che brucia di
solitudine. Sabato 21 dicembre appuntamento ancora a casa Bonadies con
il debutto di Father & Son – Inseguendo Chet Baker, soggetto,
testo e narrazione di Stefano Valanzuolo, con Francesco Scelzo (chitarra) ed
Enrico Valanzuolo (tromba). Lo spettacolo mescola verità storica e finzione, in
una sorta di flashback estremo, che articolato secondo una sequenza di ricordi,
prova a raccontare il più romantico tra gli eroi della tromba, inseguendo,
delicatamente, anche il rapporto di un padre, fragile e geniale, con il proprio
figlio.
Come da consuetudine il calendario con altre date si aggiornerà di settimana in settimana.

Tra gli
spettacoli in prima assoluta in questa nuova edizione del Teatro cerca Casa, Città
‘n Blues, ideato, scritto, diretto e interpretato da Marcella
Vitiello, partendo da testi di Stefano Benni. Una partitura jazz dove la
drammaturgia intesse un tappeto di parole e di suoni, che vanno a comporsi in
una sorta di jam session scenica, per corpo/voce unico di attrice; e ancora L’arte
del sorriso: La Macchietta!, scritto e diretto da Roberto Giordano,
anche in scena con Federica Aiello, un lavoro che intende mostrare come
Napoli sia stata nei secoli la radice dell’umorismo, della comicità, che nel
tempo ‒ da Petito a Scarpetta, da Maldacea a Totò, da Viviani a Taranto, da
Eduardo a Santanelli ‒ ha arricchito la nostra cultura influenzando il nostro
modo di vivere. Ciro Capano ha ideato invece per la rassegna di teatro
in appartamento La bottega dei quattro, un viaggio che si
sviluppa attraverso la musica del ‘900 napoletano, che ha come filo conduttore
l’amore, ma cantato in modi diversi per umori e per autori così diversi fra
loro: dall’accademico Di Giacomo al sanguigno Bovio, dal poliedrico E.A. Mario
al genio della musica e del teatro che fu Viviani. Debutta a Il Teatro cerca
Casa anche Maurizio Capone con il suo nuovo lavoro: Junk Solo, un
concerto, che si configura come un incontro col creatore di uno dei modi più
originali di fare musica.
L’OMAGGIO ALLA MAGNANI
Dedicato ad una delle più straordinarie attrici di tutti i tempi, Io Anna Magnani? è l’omaggio di Sarah Falanga alla Magnani, attraverso il racconto della storia di un’attrice moderna che percorre, forse per pura coincidenza, le stesse storie, le stesse esperienze emotive del suo mito artistico. Sulla stessa linea si pone anche il secondo spettacolo proposto dalla Falanga, … Mi chiamano Mimì, una celebrazione al mito di Mia Martini, letta attraverso il ricordo di un uomo che l’ha amata, che l’ama e che l’amerà per sempre, pur non vivendo a pieno quell’amore.
Melania
Esposito e Jennà Romano presentano Questa
città, progetto teatrale che si origina da una collaborazione tra i
Letti Sfatti, gruppo rock della provincia di Napoli, e lo scrittore Erri De
Luca. Arriva sui palcoscenici domestici anche l’interessante proposta di Davide
Dolores, Omu cani, ambientato all’inizio del 1940 a Mazara
del Vallo, quando comparve un misterioso clochard che conduceva una vita da
randagio. Lo strano mendicante era molto abile in matematica: da lì le dicerie
che lo misero in connessione con la misteriosa scomparsa, avvenuta solo pochi
anni prima, del grande fisico nucleare catanese Ettore Majorana. E ancora Gennaro
Monti porta in scena il suo Storie storte di paese, con Sonia
De Rosa (racconti e voce) e Davide De Rosa (plettri e chitarre), uno
lavoro che si snoda tra racconti, musica e canto. Un viaggio in un paese della
Calabria dal quale si vede la Sicilia: sullo sfondo, una festa come tante,
quella della Madonna Addolorata. Ancora un omaggio ad un grande artista, nello
spettacolo Masiello canta Viviani, un recital nel quale l’attore
e cantante Massimo Masiello vestirà i panni di tantissimi personaggi del
composito universo teatrale vivianeo.
Evento speciale della rassegna
diretta da Santanelli sarà il nuovo lavoro di Cloris Brosca, Barba
il Blu. Scritto in un italiano fiabesco contaminato da sapori antichi e
partenopei, lo spettacolo ripropone la famosa fiaba nella rappresentazione
delle vicende di Catarina, giovane e ingenua fanciulla, che si innamora e
sposa, a dispetto di tutti, quello che si rivelerà poi un orrendo carnefice.
Dalla passata stagione ritornano
Gioia Miale e Antonio D’Avino con Piccoli crimini coniugali di
Éric-Emmanuel Schmitt, tra gli autori teatrali più rappresentati sui
palcoscenici di tutta Europa; Caterina Pontrandolfo che ha realizzato,
su invito della direzione artistica della rassegna, la versione teatrale del Magnificat
di Alda Merini, composta in occasione del decennale della scomparsa della
poetessa; Enzo Salomone con il capolavoro di Melville Bartleby, lo
scrivano e con Lo Scurnuso di Benedetta Cibrario; e Antonella
Morea interprete di Sinnò me moro. Canzoniere della Mala, un
percorso musicale e teatrale che ripercorrere le espressioni di vita ai margini
e delittuose trame di malavita.
GLI INCONTRI RAVVICINATI DI TEATRO
Anche quest’anno prosegue In verità, in verità vi dico… Incontri ravvicinati di teatro, progetto attraverso il quale Il Teatro cerca Casa vuole avvicinare ulteriormente il suo pubblico all’arte della scena, facendogli conoscere da vicino i mestieri dello spettacolo. Un percorso che il gruppo capitanato da Manlio Santanelli ha deciso di proseguire per andare a fondo di quell’opera di formazione del pubblico che la rassegna ha intrapreso sin dalle origini dell’operazione e che resta una delle sue principali mission. Il titolo scelto richiama l’idea di una confessione importante da realizzarsi nel corso di incontri faccia a faccia che gli artisti regaleranno al pubblico de Il Teatro cerca Casa, quando si troveranno nei paraggi. Per questo motivo le date non sono ancora fissate, ma restano sospese al passaggio a Napoli degli artisti coinvolti. Nomi importanti del panorama teatrale e non solo, saranno protagonisti di questo ciclo di incontri volto a svelare tutti i segreti del mestiere. Tra le personalità che quest’anno siederanno nei salotti del circuito teatrale diretto da Manlio Santanelli, il regista Antonio Capuano e la costumista Zaira de Vincentiis.
Il Teatro cerca Casa assegna
nell’occasione della conferenza stampa di inizio stagione, come ormai da
tradizione, i premi al suo pubblico e agli artisti andati in scena nel corso
dell’edizione precedente. Il premio “Fedeltà”, assegnato allo spettatore più
assiduo e fedele, quest’anno va alla signora Maria Brusciano, presenza
“sorridente e immancabile” che ha contribuito grazie alla sua passione per il
teatro ad animare il progetto e ad alimentare lo scambio culturale con gli artisti
e gli altri spettatori. Il premio Biglietto d’oro, destinato allo
spettacolo che incontrato il maggiore gradimento del pubblico, viene assegnato
a Maurizio Murano, autore e interprete di Anch’io mi chiamo G. – Recital
di un fan di Giorgio Gaber; mentre il premio Il Teatro cerca Casa,
attribuito dalla direzione artistica al lavoro che meglio ha incarnato lo
spirito della rassegna, va a Gioia Miale e Antonio D’avino, che hanno portato in scena Piccoli crimini
coniugali di Éric-Emmanuel Schmitt.
Per assistere agli
spettacoli de Il Teatro cerca Casa è necessaria la prenotazione chiamando ai
numeri 3343347090 – 3470963808 – 081 5782460, oppure attraverso il form
presente sul sito www.ilteatrocercacasa.it. A chi prenota verrà svelato
l’indirizzo del luogo che ospita lo spettacolo.
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