[dropcap]M[/dropcap]aurizio Migliavacca, fedelissimo di Pier Luigi Bersani, in un intervista fatta a Sky Tg24 risponde alle domande sulle questioni giudiziarie di Silvio Berlusconi che oramai affollano con scalpore tutti i giornali e i servizi d’informazione. Migliavacca dichiara: “Se in Parlamento arrivasse una richiesta di arresto per Silvio Berlusconi e gli atti fossero corretti e fondati, il Pd non avrebbe alcuna preclusione a dire sì. Noi rispettiamo il lavoro dei magistrati”.
Ad introdurre l’argomento scottante riguardante lo scandalo della compravendita di senatori atta a far cadere il governo Prodi, era stato il Movimento Cinque Stelle lunedì scorso. Il capogruppo del M5S in carica a Palazzo Madama, Vito Crimi , rispondeva a chi chiedeva se i grillini avrebbero appoggiato una autorizzazione a procedere nei confronti del Cavaliere dichiarando: “Mi prende in giro? E’ una domanda retorica, la risposta è sì. Ovviamente”. Voteremmo anche per l’ineleggibilità di Berlusconi – precisava Crimi – perché è concessionario di servizio pubblico, se saremo in Giunta per le elezioni. Ci aspettiamo, comunque, che altri votino per l’ineleggibilità. Poi sia Berlusconi a fare ricorso”.
Intanto il vicepresidente del Csm Michele Vietti, richiamato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, interviene oggi sulla questione che riguarda gli scontri tra il Pdl e la Magistratura, spiegando: “Riafferma il proprio ruolo di garante della autonomia e dell’indipendenza della Magistratura”.
Vincenzo Nigri