

Bloccata a Castel Volturno la squadra di Gattuso poco prima di salire sul pullman che l’avrebbe portata a Capodichino alla volta dello Juventus Stadium. Dopo le positività emerse a distanza ravvicinata degli azzurri Zielinski ed Elmas, il provvedimento dell’Azienda Sanitaria Locale ha impedito la partenza della squadra per Torino “per la prevalenza dei motivi igienico-sanitari”.
Gli azzurri in quarantena fiduciaria
A seguito della statuizione dei sanitari i giocatori sono stati immediatamente messi in quarantena fiduciaria con i loro familiari e congiunti, che potranno recarsi solo al centro sportivo per allenarsi con la propria auto. Precluso qualunque altro tipo di viaggio e di conseguenza nessuna partecipazione nelle rispettive Nazionali per i giocatori convocati.
Nonostante i numerosi cicli di tamponi a cui sono sottoposti gli atleti e lo staff delle squadre, il Covid-19 con il connesso pericolo del rischio di contagio purtroppo finisce per frenare l’impavido tentativo del calcio di riprendere il suo normale corso.
Di fatto, bypassando il protocollo della Lega che prevede il rinvio della partita solo con 10 giocatori positivi in squadra, l’Asl Napoli 1, non costatando presenti le condizioni per autorizzare la trasferta, e paventando la possibilità di contagi nei prossimi giorni, con il suo intervento ha reso impossibile la partita di stasera con la Juventus.
A fronte dei tanti positivi riscontrati in Campania quest’ultima settimana, ci sono tanti asintomatici che portano in giro il virus che suggeriscono alte precauzioni per evitare il diffondersi del virus. Per questo, considerato alto il rischio che i calciatori del Napoli possano contagiare quelli della Juventus, come hanno fatto quelli del Genoa per il Napoli, rinviare la sfida è sembrato un atto dovuto quanto necessario.
Si attende a questo punto l’intervento della Lega che adeguandosi alla vicenda ufficializzi il rinvio del match a data da destinarsi, com’è successo a Genoa-Torino.
La Juventus si prepara alla vittoria 3-0 a tavolino
Purtroppo, nonostante la notizia di due membri dello staff della Juventus anch’essi risultati positivi al Coronavirus, si deve segnalare ancora una volta lo spirito poco sportivo e certamente poco aderente alla preoccupazione che suscita la pandemia che stiamo vivendo della Juventus FC. Con un comunicato pubblicato ieri il club bianconero fa sapere che “la Prima Squadra scenderà in campo per la gara Juventus – Napoli domenica alle 20.45, come previsto dal calendario della Lega di Serie A”, pregustando con 24h di anticipo la vittoria 3-0 a tavolino. Ma stando al protocollo di Lega, una gara può essere rinviata a causa di un provvedimento delle autorità statali o locali e quest’ultima eventualità sembrerebbe essere proprio il caso odierna
Infatti nel Protocollo approvato lo scorso ottobre sull’impatto Covid e il rinvio gare, il Napoli non può subire la sanzione prevista, sconfitta a tavolino, per l’intervento di una autorità superiore ed esterna, quale può essere considerata l’Asl.
In realtà il Napoli avrebbe perso d’ufficio se la decisione di non partire per Torino fosse stata una iniziativa del club, quand’anche supportato dall’evidente rischio di aumentare i contagi o predisporre una eventuale partita-focolaio nel match contro la Juventus. La squadra di Gattuso invece non potrà presentarsi sul terreno di gioco non per responsabilità propria e quindi non potrà essere penalizzata per questo anche se, per regolamento, dovrà presentare alla Figc tutti i documenti relativi ai casi di positività.
La Lega conferma la gara Juventus-Napoli
Tuttavia la Lega Serie A ha fatto chiarezza sulla questione confermando che la gara Juventus-Napoli, valida per la terza giornata di campionato, non sarà rinviata ma resta in programma per stasera alle 20.45, facendo riferimento ai principi di parità di trattamento tra i vari club nonché al rispetto dei principi di lealtà sportiva. Pertanto, a quanto pare, la partita si dovrà giocare nonostante tutto. Alla stregua di quest’ultima dichiarazione bene farebbe il Napoli a raggiungere in tutta fretta lo Juventus Stadium e spargere a casaccio un po’ di sano contagio partenopeo.