
E’ un momento stratosferico per il Napoli, che continua a macinare punti, che riesce, come si suol dire, a mettere”fieno in cascina”, e che è in grado, come non accadeva, oramai da qualche anno, di far sognare l’ambiente partenopeo. Eppure, ad inizio stagione, dopo la sconfitta di Sassuolo ed il pareggio interno, arrivato in maniera rocambolesca, contro la Sampdoria, il clima, in casa azzurra, non era proprio dei migliori. La carica, sotto questo punto di vista, è arrivata, non proprio da una persona qualunque, ma da un certo Diego Armando Maradona, che, appena il 14 settembre 2015, all’emittente televisiva, Piuenne, rilasciava queste dichiarazioni
:“Sono arrabbiato: il Napoli non merita di scivolare verso il basso. Il Napoli deve avere un tecnico che sappia cosa significhi allenare il Napoli. Mi spiace, ma non penso che Sarri sia l’uomo giusto per condurre il Napoli ai vertici della classifica:”.
Detto, fatto. Il Napoli, da quel momento, ha collezionato 8 vittorie, su 9 partite, alternando concretezza e bel gioco, risultati e spettacolo. L’impressione, a posteriori, è che quella scossa, arrivata al momento giusto, abbia toccato le corde emotive dello staff azzurro, della squadra e dell’allenatore. Il gruppo, ora più che mai, è coeso, unito e lotta su ogni contrasto. La “cattiveria” agonistica, spesso troppo molle, in passato, è tornata ad essere uno dei punti di forza che contraddistinguono la formazione partenopea. Inoltre, anche calciatori, molto talentuosi, come Jorginho e Callejon, che si erano eclissati nella parte conclusiva della scorsa stagione, sembrano rinati, quasi come se fossero delle controfigure, diametralmente opposte, rispetto a quelle che qualche mese fa, calcavano gli stadi della Serie A . Complimenti al psicologo “Maradona” e all ’allenatore incapace che sta emozionando un’intera città.