
Un Napoli strepitoso asfalta la Juventus, nell’anticipo della 6° giornata, valevole per il campionato di Serie A. Una squadra compatta, arcigna e ben distribuita, ha totalmente dominato la partita, contrariamente alla Juventus, che non ha mai dato l’impressione di poter riequilibrare il match, dimostrandosi, una lontana parente della formazione che, solo pochi mesi fa, primeggiava, sia in Italia, che in Europa.
Nei primi minuti, tuttavia, è la Juventus, a rendersi pericolosa: Dybala innesca Zaza che sfodera un bel tiro angolato, neutralizzato da Reina. Dopo una protesta azzurra, per un presunto mani di Bonucci, nell’area di rigore bianconera, al minuto numero 26, il Napoli va in vantaggio: Koulibaly effettua un bel lancio, verso Insigne, che addomestica la sfera, conclude un dai e vai con Higuain, e trafigge Buffon. Un azione fantastica che manda in estasi, l’arena di Fuorigrotta e celebra il folletto di Frattamaggiore, che, alla presenza numero 100, corona il sogno della sua vita: segnare alla Juventus.
Al minuto, numero 40, lo stesso Insigne si accascia a terra: per lui un lieve dolore al ginocchio, tanto forte, però, da costringerlo al cambio con Mertens. Nel secondo tempo, le orchestre eseguono la stessa sinfonia: Napoli, leader del gioco, e Juventus attendista. Così, si giunge, al minuto numero 62: Hernanes regala palla a Callejon che serve Higuain. Il “pipita” si porta la palla sul sinistro e incrocia sul palo lontano: Buffon è piegato per la seconda volta.
Quando il sigillo sul match, appariva, oramai, una cosa fatta, la Juventus torna in partita: Dybala, lascia partire un bel cross dalla fascia e Lemina, da due passi, non può sbagliare.
Nel finale entrano Morata, Cuadrado ed Alex Sandro, al posto di Zaza, Hernanes e Padoin, ma lo spartito non cambia. Così, senza particolari sussulti, l’arbitro Orsato, decreta, dopo 3 minuti di recupero, la fine del match. Ancora una volta, dunque, questo Napoli, brilla con le formazioni “nobili” della Serie A, regalando una notte magica ai 50.000 spettatori, accorsi al San Paolo. Chapeau!