Racconta la tradizione che il Vescovo Gennaro, intorno al 305 d. C. venne a Napoli da Benevento per intercedere in favore di due confratelli (il diacono e il lettore della sua Diocesi) con le autorità civili imperiali. Le autorità romane, per non aver rinnegato il Cristianesimo, lo condannarono ad essere sbranato dalle belve nell’ Anfiteatro Flavio di Pozzuoli, ma poiché era sorprendentemente sopravvissuto a questa pena, gli fecero tagliare la testa (tecnicamente fu decollato) in un luogo sito sulla strada Domiziana.
Questa, in estrema sintesi, la figura del Gennaro: uomo del popolo, che si spende per gli altri, senza rinnegare la Fede.
La lettura della passione di San Gennaro ha fatto da consueto prologo al miracolo di stamattina, che è stato annunciato alle 10.01 di oggi 19 settembre 2024, ma in realtà, come ha detto lo stesso Arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, quando si è recato nella Cappella del Tesoro, con l’Abate, monsignor Vincenzo de Gregorio, il sindaco Gaetano Manfredi e il governatore Vincenzo de Luca, una volta aperta la cassaforte dove sono custodite le ampolle, il sangue era già completamente sciolto. Erano le 09,55 ed è partito un caldissimo applauso.
L’omelia di don Mimmo si è concentrata come sempre sui bisognosi, con la metafora del Sangue di San Gennaro, come il Sangue degli Ultimi.
Ed ecco il riferimento alla tragedia di Scampia, a quella di Forcella, per finire, accolto da un’altro applauso spontaneo dei Fedeli, il pensiero va alla giovane Chiara, tragicamente colpita a morte da una statuetta caduta da un balcone dei Vicoli.
Dopo aver implorato la pace, come sempre don Mimmo conclude con esempi pratici, quasi quotidiani. Ed infatti racconta di un padre anziano di nome Vincenzo, che accudisce come solo l’amore di un padre può fare, il figlio disabile, Giampaolo. Lui li vede dalla finestra e spesso li va a trovare e conclude chiedendo per sé lo stesso amore che Vincenzo dona al figlio, ricambiato solo dai suoi occhi pieni di altrettanto amore, evidentemente incastonato in un corpo immobile.
Come sempre presenti il Presidente della Regione Campania, On. Vincenzo De Luca e il Sindaco di Napoli, Prof. Gaetano Manfredi. Non si sa se i due al momento della Pace, si siano stretti la mano e nel dubbio anche la diretta di Canali 21, per evitare l’impasse, ha strategicamente cambiato inquadratura.
Per chi non è riuscito a venerare in mattina il Santo, la Chiesa cattedrale sarà aperta fino alle ore 21,00 e fino al 26 settembre si svolgerà l’Ottavario di ringraziamento, con la celebrazione della Santa Messa nella Cappella del Tesoro.
Dall’inviato in Duomo Francesco Carbone