[dropcap]I[/dropcap]l Movimento Cinque Stelle di Grillo dimostra ancora una volta di essere presente nell’avanzamento di proposte per l’ evoluzione della politica italiana.
Infatti il M5S lancia il suo annuncio proponendo l’abbassamento del diritto di voto per chi ha compiuto 16 anni. Ed è proprio la nuova mozione depositata al Senato dai grillini a prevedere lo spostamento del diritto al voto “ai cittadini che abbiano compiuto, alla data dello svolgimento del referendum, 16 anni di età“.
Sarebbe una manovra certamente innovativa per il nostro Paese che per lo più vede un elettorato formato da persone anziane. Ma il popolo sedicenne italiano è pronto per questa “chiamata alle armi”? La sensazione, infatti, è che la conoscenza politica in Italia non sia alla portata di tutti a causa del caos politico di questi anni.
Non ultimo proprio il M5S potrebbe definirsi la creatura ultima di questa confusione. In esso, infatti, si possono trovare ex elettori del PD e del PDL che, a causa di questo brodo confusionale, hanno dato il voto a Grillo. Ma abbassare l’età per le votazioni può certamente essere una manovra atta a dare una sferzata generazionale alla politica italiana, oltre che ad un più grande livello partecipativo alla vita sociale e politica del Bel Paese. Dopotutto Gaber cantava professando proprio che “La libertà è partecipazione”…
Vincenzo Nigri