[dropcap]H[/dropcap]o avuto il privilegio di leggere, prima della pubblicazione, il libro di Luigi, che mi ha molto emozionato.
Dedicargli la mia recensione non è che un piccolo tributo alla sua magnifica opera: IL BORGO PERDUTO di Luigi Sica – Marotta&Cafiero edizioni.
Il romanzo di Luigi è una speranza e una promessa di felicità: ritrovare il tempo perduto non è impossibile! La sua struttura si basa sulla contrapposizione Tempo perduto-Tempo attuale, attraverso la memoria involontaria, che è il ricordo improvviso e spontaneo di una sensazione provata nel passato, suscitata dalla stessa sensazione nel presente. Grazie a questa Luigi ripercorre, in un viaggio a ritroso nel tempo, i luoghi, le tradizioni, le usanze, il modo di vivere semplice e genuino del suo “borgo” natio, Piscinola, dando voce agli umili, quelli dei quali mai nessuna storia parla, restituendo ad essi quella dignità e quella vis, pregne di grande umanità e civiltà, che si ritrova in ogni popolazione ricca di valori, come quella piscinolese: è il trionfo del genius loci, che nessuna cementificazione potrà mai cancellare o svilire!
Questa esperienza, che non appartiene né al passato né al presente ed è dunque extratemporale, è motivo di grande felicità perché elimina la sensazione di perdita del tempo e permette al soggetto stesso di uscire dalla dimensione del tempo reale e riscoprire la verità di un momento della sua esistenza. Anche lo stile, musicale, molto dettagliato e metaforico, è l’espressione di una sorta di eternità e vittoria sul tempo e di fede nell’Assoluto che vive nell’interiorità umana.
Le pagine di Luigi Sica, fatte di frasi lunghe e sinuose, spiegano simultaneamente gli aspetti del mondo e la profondità dell’anima. Luigi concepisce, inoltre, lo scrittore come il portatore di una rivelazione. La vita degli uomini consiste dunque in una lotta disperata contro l’inevitabile scorrere del tempo che passando trasforma o distrugge gli esseri, i sentimenti, le idee e questa lotta è condotta grazie alla memoria involontaria. A confronto con l’opera di Luigi Sica, quasi tutti i romanzi storici di realtà locali, che si conoscono sembrano dei semplici racconti.
IL BORGO PERDUTO è una cronaca ricavata dal ricordo: nella quale la successione empirica del tempo è sostituita dal misterioso e spesso trascurato collegarsi degli avvenimenti, che Luigi biografo dell’anima, guardando all’indietro e dentro di sé, sente come l’unica cosa vera. La cronaca della vita del borgo perduto di Piscinola, scritta da Luigi, scorre con armonia epica: è la vera epica dell’anima, la verità stessa, che conduce il lettore in un dolce, lungo sogno in cui godere anche la libertà e la pace; è il vero pathos del decorso delle cose terrene, quel pathos che sempre scorre, che mai si esaurisce, che costantemente ci opprime e costantemente ci sostiene.
IL LIBRO SU PISCINOLA Il libro “Il Borgo Perduto” lo potete prenotare sul seguente sito: http://www.produzionidalbasso.com/pdb_1794.html. I proventi, derivanti dalla vendita del testo, andranno all’Associazione Jerry Masslo, che opera a Castelvolturno, di cui al link: http://www.associazionejerrymasslo.it/
Rosa Bianco