
La storia che vi voglio raccontare riguarda due associazioni operanti a Fuorigrotta da diversi anni ed accomunate adesso da una filosofia di vita comune: parliamo dell’associazione La citta di Pulcinella giunta alla settima edizione del cineforum presso la scuola Leopardi e la Onlus I Care che lancia il suo primo progetto di quartiere dedicato agli anziani.
La rassegna Storie per la storia di Napoli partita il 20 gennaio 2018 con film che vanno dagli anni 30 ai giorni nostri sviluppa i temi legati ai cosiddetti determinanti della salute ossia i fattori principali legati al benessere psicofisico delle persone.
E così si parla di sostegno sociale, alimentazione, gradiente sociale ed altre possibili cause di malessere, di malavita con una retrospettiva gradevolissima legata agli anni 30, 40 e cosi via, guardando un film e poi con l’intervento di un ospite sempre diverso in una città al penultimo posto per le aspettative di vita e pur da sempre celebrata con il mitico: “Vedi Napoli e poi muori” che per chi ci vive risulta essere un pò beffa ed un pò condanna.
Il Dott. Ciro Brancati, medico da 38 anni, si pone un obiettivo ambizioso: analizzare, fare l’anamnesi della nascita e del decorso del male che ha infettato questa città e dei tentativi di cura falliti. Per poi riflettere insieme da popolo
sovrano come affrontare quelle criticità che impediscono ai napoletani di essere felici.
Perchè come spiega sempre Brancati nel programma del cineforum il diritto alla felicità è sancito nella costituzione americana su consiglio di un grande giurista napoletano Gaetano Filangieri interpellato da Benjamin Franklin, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti d’ America.
Un diritto oggi negato nei fatti, depotenziato nella sua carica rivoluzionaria dalla cultura economicistica dominante: è felice chi si adatta al proprio stato.
E nella stessa direzione si muove il primo progetto presentato dalla Onlus I care sulla piattaforma Aviva che si propone di individuare e seguire 20 anziani nel quartiere di Fuorigrotta per sviluppare un nuovo modo di pensare all’ anziano non come soggetto passivo, ma bensì come attore protagonista in primis della sua vita e dei suoi bisogni, delle sue relazioni, restituendogli un ruolo nel tessuto familiare e sociale in cui sono coinvolti. A tal fine il progetto intende creare momenti di aggregazione intergenerazionali ( incontri anziani-bambini), visite guidate nei siti più interessanti della città,laboratorio teatrale, giochi dell’amicizia, animazione musicale, corsi di ginnastica dolce. Inoltre allo scopo di eliminare il digital divide si intende avvicinare gli anziani al’uso del cellulare, mediante l’uso dell’applicazione WhatsApp, navigazione online, fornirgli strumenti e consigli per evitare di cadere in truffe telefoniche o porta a porta.
Vi invito a seguire i prossimi appuntamenti del cineforum ed a votare il progetto Anziani insieme e non soli in quanto entrambi affrontano da un punto di vista totalmente diverso il benessere psicofisico di una fase dell’esistenza che la società legata alle logiche di marketing e di consumo tende a trattare con sufficienza, in quanto come giustamente detto dal dott. Brancati si possa ritrovare con la memoria e nella memoria una strada per un futuro nel quale la felicità torni ad essere un diritto.
https://community-fund-italia.aviva.com/voting/progetto/schedaprogetto/30-204