[dropcap]I[/dropcap]nziata con un minuto di silenzio per la scomparsa del protagonista dell’atletica leggera italiana Pietro Mennea e con il lutto al braccio, ieri sera a Ginevra si è giocata una partita fantastica, ricca di emozioni da una parte e dall’altra, nella quale Italia e Brasile hanno dato vita ad uno straordinario spettacolo
La squadra di Prandelli ha conquistato un pareggio che alla fine dei conti sa anche di poco perché nonostante il risultato ottenuto avrebbe meritato di più, considerando che per tutta la partita ha preso a letteralmente a “pallate” il Brasile del C.t. Scolari.[divider]
Per i primi 33 minuti l’Italia infatti,mette sotto il Brasile, nonostante l’allenatore verde oro abbia messo in campo una squadra improntata all’attacco, schierando il trio offensivo Neymar, Fred, Hulk, supportati da Oscare e dal laziale Hernanes pronti a dar loro man forte.
Eppure l’Italia non rinuncia ad attaccare, mette alla prova le abilità dell’ex portiere nerazzurro, Julio Cesar, prima con Giaccherini e poi con Balotelli sfiorando così più volte il gol. Ma la legge del calcio è spietata e così il Brasile, ricompattatosi, approfitta di un errore della linea difensiva azzurra e al 33esimo Fred, lasciato da solo in area, su un cross dalla fascia sinistra, batte per la prima volta Buffon.
Gli azzurri però non si lasciano intimorire e tornano a giocare un grande calcio, senza però riuscire a finalizzare. Ed ecco così che Neymar, dopo uno scontro vinto con De Sciglio(fino ad allora perfetto), recupera palla e scatta come un fulmine sulla fascia sinistra per servire magistralmente Oscar che riesce, dunque, a punire ancora una volta l’Italia mettendo a segno il 2-0.
Nella ripresa gli azzurri, (immeritatamente in svantaggio), mostrano i denti. Cambiano volto e modulo e con gli innesti di Cerci ed El Shaarawy in attacco e Poli a centrocampo, al posto di Osvaldo, Pirlo e Giaccherini, tornano ad insidiare il Brasile.
Gli sforzi finalemente vengono ricompensati. L’Italia così prima accorcia le distanze con De Rossi, che nel frattempo devia un angolo di El Shaarawy, e poi pareggia con un’invenzione di uno straordinario Balotelli, il quale con un tiro a giro insacca la palla sotto la traversa.
Il Brasile ormai disunito subisce ancora l’offensiva della squadra di Prandelli che sfiora più volte, prima con due conclusioni del solito Balotelli, poi con Cerci e alla fine con Bonucci, quel gol vittoria che avrebbe tanto meritato. Ma alla fine è 2-2, un pareggio che sa di sconfitta per il Brasile e che lascia l’Italia con l’amaro in bocca ma con la consapevolezza della sua forza.
Claudio D’Addio