[dropcap]L[/dropcap]a seconda gara del Mondiale 2013 di Formula 1, in Malesia, vede tornare alla vittoria le due Red Bull. In prima posizione Vettel, che centra il primo successo stagionale, seguito subito dopo dal suo compagno di squadra Webber che si piazza secondo ed Hamilton che sale sul terzo gradino del podio.
Brutta prova invece delle due Ferrari. Massa (partito in seconda posizione) si accontenta del quinto posto, mentre la gara di Fernando Alonso è durata solo due giri, complici un incidente e una scelta tattica sbagliata da parte del team del cavallino rampante.
Alla partenza, lo spagnolo di casa Ferrari prova subito a prendere Vettel e dopo aver superato Massa si piazza dietro la monoposto del pilota tedesco ma all’uscita della prima chicane, nel tentativo di superarlo, gli sbatte contro incrinando così il musetto della F138 che resta penzoloni.
Nonostante tutto Alonso decide di non fermarsi immediatamente ai box per cambiare la parte anteriore della monoposto ma lo fa solo al quarto giro, adottando così una tattica conservativa per le gomme. Ma la scelta del team Ferrari e del pilota asturiano si rivela sbagliata così l’alettone anteriore della F138 si sgretola ed Alonso è costretto ad adagiarsi nella ghiaia.
Nonostante l’uscita del pilota, il Gran Premio malesiano si rivela ricco di emozioni ma anche pieno di polemiche, tutto dovuto alle due grande sfide che ha visto coinvolti i piloti dei due team arrivati nelle prime quattro posizioni. La prima, ha visto darsi battaglia Vettel e Webber mentre la seconda ha avuto protagonisti Hamilton e Rosberg.
In entrambi i casi però sia Webber che Rosberg hanno dovuto arrendersi agli ordini della scuderia che ha scelto di privilegiare Vettel per la vittoria finale ed Hamilton per la conquista della terza posizione.
Ma a fine gara i piloti si sfogano ai microfoni delle varie tv presenti sul circuito. Il primo a farlo è Roseberg che commenta così:
“Da una parte sono contento di aver fatto una bella gara ed essere così vicini alla Red Bull è fantastico, grazie al lavoro della squadra. Dall’altra sono dispiaciuto perché mi sarebbe piaciuto essere più vicino alla Red Bull e mettergli pressione” – Poi si lascia andare ad un commento ironico: “Hamilton ha detto che meritavo di salire sul podio? Però non ci sono”
Analoga situazione in casa Red Bull. Webber esprime tutto il suo disappunto per la condotta in gara del compagno e per la decisione del team di privilegiare il campione tedesco, dichiarando:
«Verso la fine il team mi ha detto che dovevo gestire le gomme, poi è arrivato Vettel e lui ha il piede pesante. Ha preso una decisione tutta sua e, come al solito, sarà protetto».
Dal canto suo Vettel cerca di dare una spiegazione plausibile a quanto accaduto e scusandosi col compagno di squadra dichiara:
“Alla fine ho sentito di avere un ritmo forte e su un nuovo set di gomme medie ho avuto un po’ più di velocità ed è stata una lotta serrata, ma ho fatto un grosso errore” – “Dovevamo rimanere nelle posizioni in cui eravamo, io non ho ignorato l’ordine di proposito, ma ho fatto un casino in quella situazione. Ho preso il comando, e posso capire che ora è sconvolto, ma voglio essere onesto e mi scuso con lui.” “Ho preso un sacco di rischi per passarlo e avrei potuto comportarmi meglio”.
In casa Ferrari, infine, il Team Principal Domenicali commenta così la gara e l’uscita in scena di Alonso:
“Il risultato ci lascia un po’ di amaro in bocca .Dopo la toccata di Alonso abbiamo avuto l’impressione che l’ala potesse resistere e abbiano corso il rischio di lasciarlo fuori,ma non dovevamo farlo, è stato inutile
Il pilota spagnolo invece attribuisce tutto alla sfortuna dichiarando:
«Con la squadra abbiamo deciso di continuare perché se ci fossimo fermati subito e poi di nuovo per mettere le gomme da asciutto avremmo accumulato troppo distacco. È facile criticare questa scelta,ma in quel momento ci è sembrata quella giusta.La sfortuna è stata terribile»
Claudio D’Addio