Dopo la polemica nata dal commento comico della Gialappa all’esibizione di Rocco Hunt di Sanremo 2014 (leggi articolo di approfondimento), il giornalista – scrittore Angelo Forgione pubblica sul suo blog un’intervista esclusiva richiesta dallo stesso trio comico per spiegare le motivazioni delle loro battute incriminate e chiarire una volta per sempre la loro posizione; «Il senso della nostra uscita riguardo alla canzone di Rocco Hunt, al primo ascolto, era di stupore perché arrivava da un rapper, e i rapper sono solitamente pronti alla protesta. Mai e poi mai avremmo potuto dire che non ce ne importa della terra dei fuochi, visto che ce ne stiamo occupando con Le Iene», queste le parole in particolare di Marco Santin, rispondendo ai quanti hanno confuso il loro commento con una battuta di disinteressamento al problema campano dei rifiuti tossici. E possiamo confermare che dai toni era abbastanza comprensibile che i tre parlavano, in qualche modo, del senso stesso del testo che non si occupa, come forse ci si aspettava, dei problemi che affliggono il sud ma ne esalta le cose belle, normalizzando come suggerisce Forgione, l’immagine di un Sud sempre vessato; «nella serata finale di sabato, risentendo il pezzo, due di noi hanno pure detto che in fondo il messaggio della canzone era un sogno, e ci poteva stare. Ecco, è forse il caso di chiedere scusa a Rocco per avergli messo in bocca parole che non direbbe mai», aggiunge poi. Alla domanda di Forgione sull’uscita infelice del raid ai portafogli i tre commentatori ribattono così: «È nata perché lui ha detto «alzate entrambe le mani» e mi è venuta spontanea, ma posso assicurare che l’avrei fatta anche se lui fosse stato di Parigi, Oslo, Milano o Torino. Non è la battuta più divertente della storia perché un po’ banale, si, ma neanche una battuta che possa giustificare la rivolta. Infatti non credo, leggendo i vari commenti, che il problema fosse quella battuta». Non è la battuta più divertente che hanno partorito, infatti, ma a nessuno sarebbe venuto in mente di fare del facile umorismo su un parigino che ruba portafogli, ma se facciamo i miscredenti ci tacciano di autoghettizarci quindi non si può dire che sa tanto di arrampicata sugli specchi per chi sa bene cosa s’intende quando si parla di comicità ed umorismo.[divider]Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui
giornalista pubblicista e addetto stampa precaria classe 1982. Laureata in Comunicazione, si è specializzata con un Master di I livello in “Professionista della Comunicazione nel mondo dello spettacolo” nel 2007 cominciando a lavorare subito nel campo degli uffici stampa di eventi e spettacoli. Consegue il tesserino da giornalista pubblicista con la testata Roma nel 2009. Attualmente cura gli uffici stampa della Tunnel Cabaret e Tunnel Produzioni, casa di produzione di Made in Sud e comici del calibro di Maria Bolignano, Alessandro Siani e Paolo Caiazzo; del C.s.i Gaiola Onlus, ente di volontariato per la protezione degli ambienti marini; lavora come freelance per eventi e lanci di nuove produzioni discografiche. Gestisce le sue settimane programmando di seguire concerti, eventi mondani, teatro radical chic. Concedendosi il lusso di cambiare fino all’ultimo minuto programma per andare a trovare il nipote di 6 mesi.