[singlepic id=214 w=320 h=240 float=left][dropcap]“[/dropcap]Illuminare Napoli per una notte contro il buio in cui l’ha gettata l’amministrazione De Magistris”. Questa la motivazione che rimbombava stasera durante la fiaccolata dal nome “Accendiamo le luci, fiaccolata per Napoli liberata” organizzata dal movimento giovanile del Pdl “Giovane Italia” e sostenuta dal Pdl Napoli. Un corteo partito da piazza dei Martiri – e conclusosi in via Verdi – con in testa uno striscione che la diceva lunga “De Magistris a casa!”, aperto a cittadini e associazioni per dire ancora una volta no alla ztl e al modus operandi del sindaco partenopeo e della sua Giunta comunale.[divider] La manifestazione però non ha placato in parte il dissenso dei commercianti che si sono detti non pronti a far strumentalizzare politicamente i disagi esistenti. L’accusa mossa al sindaco De Magistris, alla base della protesta, è stata quella ”di non pensare alle cose serie che servono alla città, ma solo a eventi”. “La città – ha detto Amedeo La Boccetta, Coordinatore cittadino Pdl – si è svegliata dopo due anni di sbornia. Per guidare e amministrare una città servono atti concreti e di ordinaria amministrazione”. Subito si è fatta sentire anche la voce di un gruppo di cittadini:”Non vogliamo che la politica e, in questo caso il Pdl, si approprino della nostra protesta che nasce dal disagio di cittadini e commercianti al di là delle convinzioni politiche”.[divider] Difatti nella stessa via Verdi il comitato (in via di costituzione) “Pensiero del Sud”, capitanato dall’attivista Piera Raimondi, ha dato vita ad un nuovo Speaker’s Corner per dare risalto ed attenzione alla voce di cittadini e commercianti, tra i quali erano presenti anche gli sfollati di Chiaia. In molti hanno preso la parola ribadendo l’insensatezza di un piano traffico dannoso studiato esclusivamente per l’America’s Cup a danno dei cittadini e della viabilità, della lentezza con cui si procede nei lavori di ricostruzione di Palazzo Guevara e nella presenza di un fitto presidio di Polizia in una manifestazione pacifica, manco si trattasse di un gruppo di facinorosi. Fatto sta che la voce del popolo partenopeo continua a chiedere aiuto per un momento di difficoltà estremamente sentito. Probabile che per vedere qualcosa di concreto bisogi aspettare il termine delle World Series…I diritti dei cittadini quanto ancora dovranno attendere? Che priorità hanno rispetto alla politica dei grandi eventi? Ce lo chiediamo ancora…
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Paola Di Matteo