Impresa ambiziosa quella di portare in scena uno dei capisaldi della letteratura e vincitore del premio Strega nel 1961, quale è “Ferito a morte”, il celebre romanzo di Raffaele La Capria che ha aperto con grande affluenza di pubblico la stagione teatrale del Mercadante.
Impresa ambiziosa quella di riassumere in due ore “la bella giornata” di Massimo, protagonista del romanzo, qui magistralmente interpretato da Andrea Renzi (Massimo da adulto) a cui Roberto Andò, con l’adattamento di Emanuele Trevi rende un sentito e commovente tributo.
Didascalicamente fedele al romanzo, la messinscena si avvale di un cast di alto livello, oltre ad Andrea Renzi si distinguono una bravissima Gea Martire, nei panni della madre di Massimo, un eccezionale Giovanni Ludeno (recentemente visto nella fiction Rai “L’Avvocato Malinconico) nei panni del fratello Ninì e una delicata e poetica Aurora Quattrocchi nelle vesti della nonna.
Tutto si svolge nell’arco temporale di un’unica giornata, tra il Circolo e tra le mura domestiche della celebre dimora dal cui balcone La Capria/Massimo si tuffava direttamente nel mare di Napoli, della sua Posillipo laddove “La spigola, quell’ombra grigia profilata nell’azzurro, avanza verso di lui e pare immobile, sospesa, come una fortezza volante”.
I sedici attori in scena restituiscono un armonioso lavoro corale, una cartolina dei rotondi anni ’60 in cui la vita era tutto un giro di hoola hop e una mano fortunata di carte al circolo.
La Capria ci racconta di un mondo che oramai non c’è più se non qualche sbiadita traccia, qualche rigurgito nostalgico che si perde in quei nomignoli vezzeggiatvi “Cocò”, “Ninì”…in quei slabbrati pranzi domenicali che precedono il fatidico momento della partenza, dello spartiacque, del distacco di quella Napoli in cui tutto ha un suo doppio perchè “Napoli è così o ti addormenta o ti ferisce a morte”.
Una menzione speciale la merita l’allestimento scenico che sembra riassumere la sensazione di Starnone e il suo commento sul romanzo dell’amico: “L’impressione più duratura di quella prima lettura fu la confusione emozionante delle voci. Mi sembrò di finire dentro la radio mentre qualcuno gira la manopola e l’asta scorre attraverso le stazioni“.
FERITO A MORTE
di Raffaele La Capria
adattamento Emanuele Trevi
regia Roberto Andò
con
Andrea Renzi / Massimo
Paolo Cresta / Gaetano
Giovanni Ludeno / Ninì
Gea Martire / Sig.ra De Luca
Paolo Mazzarelli / Sasà
Aurora Quattrocchi / Nonna
Marcello Romolo / Zio Umberto
Matteo Cecchi / Cocò
Clio Cipolletta / Assuntina
Giancarlo Cosentino / Sig. De Luca
Antonio Elia / Glauco
Rebecca Furfaro / Betty
Lorenzo Parrotto / Guidino
Vincenzo Pasquariello / Cameriere
Sabatino Trombetta / Massimo da giovane
Laure Valentinelli / Carla
scene e luci Gianni Carluccio
costumi Daniela Cernigliaro
video Luca Scarzella
suono Hubert Westkemper
aiuto regia Luca Bargagna