[dropcap]G[/dropcap]iustizia. Una parola che rimbomba da anni oramai per gli eredi delle vittime Eternit di Bagnoli. Per tutti gli operai che si sono ammalati. Per tutti i residenti anch’essi ammalati in conseguenza di una zona che ancora oggi necessita di bonifica. Battaglie su battaglie per non dimenticare, per non lasciare impuniti i responsabili di un disastro ambientale e della salute che ha generato solo morte e disperazione. La condanna a 18 anni, lo scorso 3 giugno, del manager elvetico dell’ Eternit Stephan Schmidheiny e l’accoglimento del ricorso sul riconoscimento anche a Bagnoli del reato e delle responsabilità penali e civili di disastro doloso hanno trovato l’immediata soddisfazione e commozione delle oltre 600 persone, tra superstiti e parenti delle vittime, da anni impegnati in memoria di tutti i morti e degli attuali ammalati che ancora oggi subiscono e portano sul corpo le conseguenze della lavorazione e della presenza dell’amianto. E dopo il clamoroso rifiuto della scorsa giunta comunale di costituirsi parte civile al processo per i risarcimenti, adesso forse uno spiraglio si apre.[divider] Proprio ieri sera a Palazzo San Giacomo si è svolto un importante incontro che ha coinvolto tutte le parti interessate nel processo Eternit: presenti infatti il presidente ed il vicepresidente dell’associazione “Mai più amianto”, il Dott. Giorgio De Francesco, presidente della X Municipalità, i vertici di “Bagnoli Futura”, Luisa Pastore che ha perso entrambi i genitori a causa dell’amianto, il vicesindaco Sodano ed il sindaco Luigi De Magistris. Il Primo Cittadino si è reso disponibile ad avviare un’azione civile nei confronti dei responsabili dell’immenso disastro ambientale che, secondo le diverse documentazioni raccolte dalle associazioni, ha provocato la morte di circa 700 persone nei confronti delle quali il Registro Tumori continua ad essere una “porta chiusa”. L’azione civile vedrà la collaborazione congiunta degli avvocati del Comune e delle associazioni, le stesse che già da anni stanno lottando per ottenere giustizia.[divider] Per quanto riguarda le operazioni di bonifica del sito flegreo si nuota ancora in un mare di incertezze: la solita storia, i fondi non ci sono o sono talmente irrisori da non poter fronteggiare le esigenze del territorio. Non resta che attendere. Ed è proprio l’attesa che deve essere evitata, dato che i cittadini continuano ad ammalarsi, continuano a morire perché l’aria è avvelenata. L’amianto c’è e continua a farsi sentire. Ad oggi, almeno, si è compreso finalmente che le vittime di Bagnoli-Cavalleggeri-Fuorigrotta non sono di “serie B”: per ribadirlo, a luglio, sarà organizzata una fiaccolata ed inoltre sarà istituita una borsa di studio in memoria dell’immane disastro ambientale e dei morti che ha generato l’Eternit. Un incontro utile che, nonostante le tante problematiche ancora da risolvere e chiarire, ha aperto qualche speranza in più anche se, ovviamente, ciò che conta sono i fatti.
Intervista al Presidente della Decima Municipalità, Giorgio De Francesco
Intervista a Luisa Pastore
Intervista al vicepresidente dell’associazione “Mai più amianto”, Vincenzo Sansone
Bruna Di Matteo