

[dropcap]E[/dropcap]ntro il primo settembre 2013, per almeno quattro sere a settimana gli ospedali veneti, saranno aperti dalle ore 20:00 a mezzanotte per eseguire esami diagnostici specialistici, come tac, risonanze e mammografie, sfruttando i grandi dispositivi di cui sono dotati. La delibera regionale, approvata lo scorso 12 marzo 2013, è stata ufficializzata dal presidente del Veneto, Luca Zaia, alla presenza dell’assessore alla Sanità, Luca Coletto. Alla riunione hanno partecipato anche il segretario generale della Sanità veneta, Domenico Mantoan ed i direttori generali di tutte le Usl. Le disponibilità serali degli ambulatori diagnostici saranno il lunedì, il mercoledì, i giorni prefestivi e festivi. Come ha dichiarato Zaia:
E’ una rivoluzione e un grande segnale che diamo al cittadino grazie al contributo da parte di tutti, compresi i lavoratori, che hanno dimostrato come i momenti di crisi offrono l’occasione di fare comunità. Abbiamo lavorato da un anno a questa delibera, mirata ad abbattere le liste d’attesa. I direttori generali hanno condiviso la sfida. La delibera e’ stata ‘secretata’ fino ad oggi per non creare tensioni, preferendo prima chiudere la partita con la Sanità privata
La Regione ha messo a disposizione per questa iniziativa circa venti milioni di euro su base annua. Mantoan ha spiegato che toccherà ad ogni direttore generale decidere le modalità di riorganizzazione del lavoro all’interno della propria Usl, nel rispetto dei contratti aziendali. Lo stesso Segretario generale sanitario ha concluso: ”Nei limiti di costo che ci siamo dati valuteremo con assoluta priorità anche la necessità di nuove assunzioni”. Un’ottima iniziativa. Si spera venga presa in considerazione non solo dal Veneto ma dall’intero Paese per avviare i miglioramenti necessari alla Sanità italiana.
Bruna Di Matteo