
Il delegato campano del sindacato di categoria delle imprese funebri (EFI Eccellenza Funeraria Italiana) chiede un intervento deciso al sindaco Luigi de Magistris e al governatore Vincenzo De Luca per arginare quella che definisce “emergenza nell’emergenza”. A quanto si legge su Ilmattino.it e Repubblica Napoli, per paura del contagio non meglio specificate imprese campane si sono rifiutate più volte di effettuare le operazioni funebri per i casi coronavirus “creando – dichiara Gennaro Tammaro – uno squilibrio insostenibile con il carico che pende verso chi invece, per senso di dovere e collettività, continua a fornire i servizi indispensabili in questo momento storico.” Tempestiva e perentoria la smentita della maggiore impresa del settore. “Voglio smentire quello che scrivono e dichiarano da dieci giorni a questa parte.” Tuona Marilidia Bellomunno, precisando che non esiste un sindacato di categoria e che l’EFI è un’associazione. “In questi giorni particolarmente difficili un singolo operatore vuole creare solo confusione e terrore. Nessuno rifiuta funerali. E non vedo perché dovrei aspettarmi da parte della Regione un aiuto, in quanto privati veniamo retribuiti dalle famiglie che assistiamo.” “Siamo agenzie private, prosegue non celando l’apprensione per i suoi collaboratori, ed abbiamo dotazioni di sicurezza da adottare per legge in caso di morti infette.” Non nasconde le criticità ma, prosegue, “Atteggiamenti di sfiducia verso le istituzioni e vittimismo non servono in situazioni di emergenza ora dobbiamo pensare a risolvere problemi.” “Entriamo ogni giorno nella vita delle persone ed oggi più che mai il nostro compito è quello di provare ad essere il più discreti possibile senza andare ad alimentare paure ed ansie e pensando a come uscirne indenni psicologicamente e fisicamente”.