
Sono tutti in tv per la volata finale verso le elezioni europee del 25 Maggio.
Stasera è guerra aperta nei salotti di tutte le reti: Renzi sarà su La7 da Corrado Formigli; Silvio Berlusconi su Rete4 per un’intervista con Paolo del Debbio e – occasione rara quanto ghiotta – Beppe Grillo sarà ospite di Bruno Vespa nel suo Porta a Porta.
Il duello per le europee è apertissimo e lo scontro, in tutte le possibili arene – fisiche come le piazze o televisive come i talk show – è all’ultimo slogan.
Bersaglio comune delle battute di questo week end è Grillo e il suo Movimento 5 Stelle: sia Renzi che Berlusconi parlano di un buffone (Renzi a L’Arena di Giletti), di un pazzo o addirittura di un pericolo assoluto per il nostro Paese, i cui elettori sono solo disperati, furiosi ed inviperiti che non votano un progetto politico (Berlusconi ai microfoni di Radio Lombardia).[divider]Scontro anche sul numero dei sostenitori in piazza a suon di hastag di Twitter: #noncenessuno è quello ironico dei grillini e #inpiazza quello a sostegno del Partito Democratico.
Mentre in Italia si accapigliano in beghe di cortile, a livello comunitario si affrontano in un serrato quanto pacifico dibattito i candidati alla Presidenza. I 5 candidati si sono confrontati rispondendo in un solo minuto alle domande della moderatrice Monica Maggioni su tutti i temi proposti in campagna elettorale: l’immigrazione, gli aiuti alle banche, il debito pubblico, politica internazionale e sulle libertà personali soprattutto religiose. Questo dibattito, organizzato dall’ Eurovisione e trasmesso in diretta in 30 paesi, è il primo che ha visto protagonista anche il candidato greco Alexis Tsipras; ed è stato proprio lui a pungolare maggiormente i propri avversari politici sui temi caldi. Nonostante le discussioni davanti le telecamere, dietro le quinte pare proprio che i candidati alla Presidenza della Commissione Europea per il Ppe e il Pse, rispettivamente Junker e Schulz, stiano coalizzando; sembra evidente, considerati gli ultimi sondaggi che l’unica via sia una grande coalizione. Pare che lo scarto sia davvero minimo tra i due vista anche la crescita dell’estrema destra euroscettica e dell’estrema sinistra eurocritica e che l’unica soluzione possibile possa essere quella della grande coalizione sul modello tedesco.[divider]Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui
Stasera è guerra aperta nei salotti di tutte le reti: Renzi sarà su La7 da Corrado Formigli; Silvio Berlusconi su Rete4 per un’intervista con Paolo del Debbio e – occasione rara quanto ghiotta – Beppe Grillo sarà ospite di Bruno Vespa nel suo Porta a Porta.
Il duello per le europee è apertissimo e lo scontro, in tutte le possibili arene – fisiche come le piazze o televisive come i talk show – è all’ultimo slogan.
Bersaglio comune delle battute di questo week end è Grillo e il suo Movimento 5 Stelle: sia Renzi che Berlusconi parlano di un buffone (Renzi a L’Arena di Giletti), di un pazzo o addirittura di un pericolo assoluto per il nostro Paese, i cui elettori sono solo disperati, furiosi ed inviperiti che non votano un progetto politico (Berlusconi ai microfoni di Radio Lombardia).[divider]Scontro anche sul numero dei sostenitori in piazza a suon di hastag di Twitter: #noncenessuno è quello ironico dei grillini e #inpiazza quello a sostegno del Partito Democratico.

Mentre in Italia si accapigliano in beghe di cortile, a livello comunitario si affrontano in un serrato quanto pacifico dibattito i candidati alla Presidenza. I 5 candidati si sono confrontati rispondendo in un solo minuto alle domande della moderatrice Monica Maggioni su tutti i temi proposti in campagna elettorale: l’immigrazione, gli aiuti alle banche, il debito pubblico, politica internazionale e sulle libertà personali soprattutto religiose. Questo dibattito, organizzato dall’ Eurovisione e trasmesso in diretta in 30 paesi, è il primo che ha visto protagonista anche il candidato greco Alexis Tsipras; ed è stato proprio lui a pungolare maggiormente i propri avversari politici sui temi caldi. Nonostante le discussioni davanti le telecamere, dietro le quinte pare proprio che i candidati alla Presidenza della Commissione Europea per il Ppe e il Pse, rispettivamente Junker e Schulz, stiano coalizzando; sembra evidente, considerati gli ultimi sondaggi che l’unica via sia una grande coalizione. Pare che lo scarto sia davvero minimo tra i due vista anche la crescita dell’estrema destra euroscettica e dell’estrema sinistra eurocritica e che l’unica soluzione possibile possa essere quella della grande coalizione sul modello tedesco.[divider]Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui
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