

[dropcap]L[/dropcap]a doppietta rifilata ai campioni del mondo in carica della Spagna potrebbe diventare per Edu Vargas il viatico per una clamorosa e impensabile conferma in azzurro. Infatti l’attaccante cileno nelle ultime 6 partite in nazionale ha segnato la bellezza di 7 reti, punendo nell’ordine Uruguay, Brasile, Paraguay, Bolivia,Venezuela e Spagna, e ha dimostrato che alcune delle valutazioni fatte sul suo conto fossero errate. Eh si, perché Vargas a Napoli si è conquistato la non gratificante etichetta di “bidone”, dato che, fatta eccezione per la tripletta messa a segno in Europa League contro i non irresistibili svedesi dell’AIK, il cileno è rimasto a secco in campionato nelle 19 presenze disputate, sebbene non vada sottovalutato il fatto che Edu sia sempre entrato in campo a partita in corso.[divider] Se l’esperienza napoletana di Vargas è risultata sino ad ora fallimentare, non giustificando minimamente l’esborso di 11 milioni di euro per l’acquisto del suo cartellini, non è solo a causa dell’indolenza e della scarsa adattabilità al nostro campionato del cileno, ma anche per l’ostracismo mostrato da Mazzarri nei suoi confronti. Infatti la scarsa fiducia riposta dal tecnico toscano, da sempre restio a lanciare i giovani e ad utilizzare giocatori che non abbiano militato in serie A, nei confronti di Vargas ha minato il processo d’adattamento e di crescita dell’attaccante provieniente dall’ Universidad de Chile, che nel gennaio del 2013 è stato costretto a tornare in Sud America, accettando l’offerta di prestito dei brasiliani del Gremio.
Tuttavia in Brasile le prestazioni del cileno, dopo un inizio molto positivo, sono state altalenanti e condizionate da un’espulsione rimediata contro il Ciriciuma per gioco violento, che è costata 4 giornate di squalifica all’attaccante di proprietà del Napoli, il quale sino a quel momento aveva segnato 5 reti in 19 presenze. In sostanza è in nazionale che Vargas ha fatto le cose migliori, dimostrando di non essere il giocatore inutile e dannoso che calcava il prato del San Paolo. Tuttavia chi si aspetta che il cileno faccia la differenza si sbaglia di grosso perché Edu non ha la stoffa del campione e può rivelarsi al massimo un giocatore utile alla causa partenopea, magari più in sede di calciomercato che in campo.
Luigi Testa