
[dropcap]O[/dropcap]ggi il mondo dell’atletica e dello sport italiano piange. Si è spento Pietro Menna . L’ex velocista azzurro è morto stamattina in una clinica romana all’età di 61 anni dopo aver lottato a lungo contro una grave malattia.
La sua storia – Nato a Barletta il 28 giugno del 1952, è stato il più grande velocista italiano di tutti i tempi, soprannominato “la Freccia del Sud”. Iniziò la sua lunga carriera atletica internazionale nel 1971 e fece il suo debutto olimpico a Monaco di Baviera, ai Giochi Olimpici estivi del 1972.
Durante la sua carriera vinse tre medaglie olimpiche (un oro a Mosca e due bronzi), due medaglie ai mondiali (un oro e un argento), sei medaglie agli europei (tre ori, due argenti e un bronzo), un oro agli europei indoor, cinque ori e due bronzi alle universiadi e cinque ori ai giochi del Mediterraneo. Ma fu nel ‘79 che stracciò ogni record diventando primatista mondiale sui 200 metri piani, con il tempo di 19″72, il 14 settembre alle Universiadi di Città del Messico, attuale record europeo.
Oltre alla carriera sportiva, ha operato come curatore fallimentare e insegnante di educazione fisica, eurodeputato (a Bruxelles dal 1999 al 2004) e commercialista.
Nel 2006 diede vita, insieme alla moglie Manuela Olivieri, alla “Fondazione Pietro Mennea”, una onlus a carattere filantropico basata su donazioni costanti ed assistenza sociale ad enti caritatevoli o di ricerca medico-scientifica ma anche ad associazioni culturali e sportive attraverso progetti specifici e concreti. La fondazione, inoltre, persegue anche finalità culturali in quanto si preoccupa della diffusione dello sport ed i suoi valori e di promuovere la lotta al doping. [divider]
Appresa la notizia della sua morte, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, è rientrato precipitosamente da Milano, dove si trovava per impegni di lavoro, e ha disposto l’allestimento della camera ardente per oggi pomeriggio, nella sede del Coni, mentre a Roma ha deciso di onorarlo invitando le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate e gli enti di promozione sportiva ad osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni che si disputeranno in Italia da oggi e per tutto il fine settimana.
Claudio D’Addio