[dropcap]C[/dropcap]’è tensione nell’aria, una profonda crisi è in atto in questo preciso momento. Il panorama generale nella politica non è rincuorante e sembra più una di quelle telenovele argentine che vanno in onda in tv.
La trama di questa fiction racconta le vicissitudini di un susseguirsi di personaggi alquanto bizzarri. Abbiamo quindi: Il padre (Berlusconi) che è ricoverato in ospedale per problemi agli occhi, la dama (Grillo) che non vuole concedersi a nessuno e il corteggiatore della dama (Bersani).
Ma in tutta questa “serie” ci sono dei personaggi “secondari” che fanno fatica ad emergere e ad avere visibilità nella storia della telenovela argentina.
Infatti, mentre si sta formando il nuovo Governo, i cittadini stanno affrontando, come sempre, da soli i loro problemi quotidiani legati a quella che sembra ormai diventata una necessità utopistica: il lavoro, una sicurezza economica e un futuro per i loro figli (che poi sarebbero il futuro di tutta la Nazione!)
Mentre 150 parlamentari sono andati a manifestare sotto il Tribunale di Milano per le vicissitudini giudiziarie del loro padre putativo Berlusconi, una fabbrica importantissima a Bari, la Bridgestone, stava chiudendo i battenti lasciando a casa tantissimi operai. Per volontà divina, visto le nuove elezioni del papa argentino, oggi apprendiamo la notizia che l’azienda è pronta a trattare per il futuro della fabbrica in quel di Bari.
Ma intanto la telenovela deve andare avanti, e salvo il caso Bridgestone, le aziende chiudono, gli imprenditori si ammazzano, i ragazzi non hanno lavoro, quei pochi che hanno un’ occupazione nelle migliori delle ipotesi restano a casa in cassa integrazione.
“L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro” ma qui sembra che sia più fondata sulla disoccupazione e sui processi di Berlusconi.
Le domande sono ovvie: Che ci facevano 150 parlamentari (che sarebbero poi tutti i parlamentari del Pdl) sotto al Tribunale? E poi: perché invece di fare questa, discutibile, manifestazione non erano a fare il loro lavoro, cercando di tirare fuori dal cilindro una soluzione per qualcuno che non sia sempre il solito Berlusconi?
Ma come già detto la serie televisiva deve andare avanti, e mentre va avanti a Milano in un anno le persone che sono rimaste senza tetto, sono aumentate a 2500 individui contro i 1500 dell’anno scorso.
Anche le serie più famose hanno avuto un termine, quindi non ci resta che aspettare speranzosi la fine di questa lunga fiction, ormai ripetitiva e noiosa… Pregando che la fine non sia quella che tutti si aspettano, perchè fino ad ora la trama non porta assolutamente bene.
Vincenzo Nigri