
Sesta tappa a Napoli per Degustì con protagonista la Pizzeria Errico Porzio di Soccavo. Il tour degustativo, che mette al centro le eccellenze italiane, è stato caratterizzato da un ricco menù e prodotti di alta gamma.
Valorizzare l’eccellenza e la qualità dei prodotti made in Italy: sono questi gli obiettivi del tour degustativo “Degustì, sapori in circolo”. Diciotto gli appuntamenti, ideati e promossi dalla Luigi Castaldi Group, nei quali vengono coinvolti i più affermati volti della ristorazione campana. Chef e pizzaioli, dunque, che aprono le porte dei propri locali a professionisti, amanti del settore, o più semplicemente, buongustai, permettendoli di scoprire le tradizioni, i sapori e le eccellenze nostrane.
Il tour, partito lo scorso novembre 2018 e che culminerà il prossimo maggio 2019, vede la partecipazione di una giuria di esperti che, con la propria competenza, valutano, di volta in volta, le creazioni ideate ad hoc dai ristoratori. Le portate, cucinate da chef o pizzaioli, sono realizzate con alcuni dei prodotti d’alta gamma accuratamente selezionati dalla Luigi Castaldi Group, secondo caratteristiche di genuinità, qualità e ricercatezza.
Per la VI tappa, il Degustì è stato accolto nel regno del mastro pizzaiolo Errico Porzio.
Degustì, tra i protagonisti: i prodotti d’eccellenza della dieta mediterranea, il “pane liquido” di birra antoniana e l’arte bianca di Errico Porzio


Ad ospitare il VI appuntamento con il gusto lo chef e maestro pizzaiolo Errico Porzio, padron della omonima pizzeria ubicata a Soccavo. Per la serata il pizzaiolo ha proposto tre diverse pizze, alle quali il team Castaldi group ha abbinato quattro tipologie di birre artigianali. La degustazione è stata caratterizzata da cinque portate:
- Antipasto, con le classiche fritturine dello chef: frittatine, crocchè, zeppole e patate. Ad accompagnare la pietanza, la birra Thresianer Lager – Antica Birreria di Trieste. Una birra a bassa fermentazione, caratterizzata da un color giallo paglierino;
- Pizza Corbarì, caratterizzata dalla linea di conserve biologiche di Pomodoro Corbarino “Il Conte” DiMè – acronico di dieta mediterranea – schiacciato a mano, una spruzzata di caciotta presidio Slow Food e mozzarella di bufala. La pizza, poi, è stata abbinata ad una birra chiara – non filtrata né pastorizzata – Craft Keller di “Birra Antoniana”;
- Pizza Scarpariello, caratterizzata dal pomodorino giallo con il Pizzo “Il Duca” DiMè, fior di latte di Agerola, ‘nduja di Spilinga e una spruzzata di pecorino di Lauticauda. Alla pizza è stata abbinata una birra bruna – non filtrata né pastorizzata – Craft Dubbel di ” Birra Antoniana” ;
- Pizza Sciantosa, caratterizzata dal pomodorino giallo con il Pizzo “Il Duca” DiMè , provola di Agerola e pancetta di maialino nero casertano. Alla pizza, prima fritta e poi passata al forno, è stata abbinata una birra ambrata, corposa e luppolata, Craft IPA di Birra Antoniana;
- Gran finale con il Babà dal cuore di cassata siciliana dei Fratelli Marigliano, abbinato allo spumante dolce Asti Fontanafredda.






Pizzeria Errico Porzio e il suo #Saddasapèfà
Errico Porzio è il proprietario dell’omonima catena di pizzerie ubicata a Soccavo. È proprio nel quartiere dell’area flegrea che Errico Porzio, partito con una sola pizzeria, oggi è riuscito a costruire un vero impero, consolidandosi come un vero “imprenditore” della pizza. Ad oggi Errico Porzio conta due pizzerie e un locale di pizze d’asporto, nella sola Soccavo, e un locale di pizza a portafoglio in Via Scarlatti, aperto lo scorso dicembre. Un pizzaiolo, dunque, che ha fatto della pizza la sua passione più grande, ma soprattutto un maestro che insegna la sua nobile arte agli allievi del Multicenter School Napoli. Diversi, poi, anche gli impegni nel sociale che, con grande umiltà, cela in gran segreto. Nei locali di Errico Porzio gran attenzione viene riservata all‘innovazione, tanto è vero che in menù diverse sono le pizze al passo con i tempi, come quelle “social”. Attenzione smisurata, poi, per l’impasto che, altamente idratato e digeribile, è disponibile in diverse varianti con apposita “carta degli impasti”.