

De Luca non commenta. Dopo la sentenza che decreta la decadenza per incompatibilità tra l’essere sindaco di Salerno e ricoprire la carica di Viceministro alle Infrastrutture, Vincenzo De Luca fa subito ricorso, congelando di fatto la sentenza e ripristinando la doppia carica.
I fatti: pochi giorni fa a seguito dell’esposto dei tre parlamentari del Movimento 5 stelle Silvia Giordano, Girolamo Pisano e Andrea Cioffi, il tribunale di Salerno ha definito incompatibile la carica di primo cittadino di Salerno e la carica istituzionale a Roma e “conseguentemente – recita la sentenza – dichiara la decadenza dello stesso ” (da sindaco ndr).[divider]
Immediata la risposta formale di De Luca: “si comunica che l’appello proposto dal sindaco di Salerno Vincenzo De Luca avverso l’ordinanza di decadenza, emessa ieri dal Tribunale Civile di Salerno, è stato già notificato dalle parti in causa” è quanto comunica l’ufficio stampa del sindaco. Ciò rende sospesa la decadenza. De Luca è ancora sindaco e sopratutto è ancora viceministro alle Infrastrutture.
Immediate e pungenti le reazioni degli storici avversari di De Luca – che stando agli ultimi sondaggi è uno dei sindaci più amati d’Italia. Tra i primi a polemizzare con De Luca per non aver scelto da subito e autonomamente di lasciare la carica a primo cittadino sono stati Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, e Mara Carfagna, portavoce di Forza Italia.[divider]
Il primo sottolinea quanto fosse più opportuno, vista la carica istituzionale ricoperta da De Luca anticipare i tempi e non “far arrivare lo scontro in aula di tribunale (…). Consiglierei sempre – continua Caldoro – di fronte a questi casi che la politica venga prima dei contenzioni istituzionali e delle aule dei tribunali”. L’onorevole Carfagna, invece, tuona contro “l’arroganza del potere per il potere. Il sindaco De Luca – dice la parlamentare napoletana – doveva solamente rispettare una chiara ed incontrovertibile norma di legge”.
Di fatto De Luca, proprio per la legge, prescindendo dalla sentenza, è incompatibile dalla doppia carica istituzionale dal momento in cui ha giurato come viceministro della Repubblica italiana ma è evidente che fatta la legge…chi la rispetta?
Immediata la risposta formale di De Luca: “si comunica che l’appello proposto dal sindaco di Salerno Vincenzo De Luca avverso l’ordinanza di decadenza, emessa ieri dal Tribunale Civile di Salerno, è stato già notificato dalle parti in causa” è quanto comunica l’ufficio stampa del sindaco. Ciò rende sospesa la decadenza. De Luca è ancora sindaco e sopratutto è ancora viceministro alle Infrastrutture.
Immediate e pungenti le reazioni degli storici avversari di De Luca – che stando agli ultimi sondaggi è uno dei sindaci più amati d’Italia. Tra i primi a polemizzare con De Luca per non aver scelto da subito e autonomamente di lasciare la carica a primo cittadino sono stati Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, e Mara Carfagna, portavoce di Forza Italia.[divider]
Il primo sottolinea quanto fosse più opportuno, vista la carica istituzionale ricoperta da De Luca anticipare i tempi e non “far arrivare lo scontro in aula di tribunale (…). Consiglierei sempre – continua Caldoro – di fronte a questi casi che la politica venga prima dei contenzioni istituzionali e delle aule dei tribunali”. L’onorevole Carfagna, invece, tuona contro “l’arroganza del potere per il potere. Il sindaco De Luca – dice la parlamentare napoletana – doveva solamente rispettare una chiara ed incontrovertibile norma di legge”.
Di fatto De Luca, proprio per la legge, prescindendo dalla sentenza, è incompatibile dalla doppia carica istituzionale dal momento in cui ha giurato come viceministro della Repubblica italiana ma è evidente che fatta la legge…chi la rispetta?