[dropcap]C[/dropcap]ontinua la situazione di stallo politico in Italia e non si capisce bene quando potrà avere un termine. Per fortuna, almeno adesso abbiamo un Papa, magari lui potrebbe parlare con il suo superiore e convincere l’ Altissimo a metterci una buona parola. Pare che la via del miracolo sia l’unica soluzione per uscire da questa situazione di congelamento politico.
Ma tutti sappiamo che una volta andati a teatro non possiamo abbandonare l’opera al primo tempo, anche perché abbiamo pagato per vederla. Nel caso della politica “Uveite, ragassi e mandiamoli a casa” pagheremo anche dopo il calo del sipario, se la situazione continua così.
Di Berlusconi si sa solo dei processi in corso, Bersani incontra i grillini che gli rispondono mostrando la loro intenzione a governare. Il presidente del Senato litiga con Marco Travaglio. Insomma, chi litiga con i giudici, chi litiga con i partiti e chi litiga con la stampa. Non è proprio una situazione rincuorante e pare che tutti stiano giocando a quel gioco che si faceva da piccoli, quello in cui i bambini dovevano correre per prendere il fazzoletto che l’adulto teneva nella mano.
“Vi chiedo di far partire l’esecutivo: o prendiamo questa strada e poi vediamo, o prendiamo una strada che va in senso inverso e andiamo a votare, e voi sapete che il tema sociale è acutissimo. Qui o si va a Messa o si sta a casa”. Ormai abituati alle sue metafore, abbiamo capito che è una cosa detta dal Segretario del Pd Bersani al Movimento 5 Stelle, rappresentato da Vito Crimi e Roberta Lombardi, durante l’incontro a Montecitorio. Ma ovviamente il movimento di grillo tira fuori la chitarra e risponde con la solita canzone “Vogliamo avere noi un incarico di governo. Noi abbiamo una credibilità che i partiti non hanno più”.
Insomma, il succo dell’incontro è che i grillini non vogliono avere la responsabilità di appoggiare un Governo che potrebbe non garantire il cambiamento tanto atteso.
Ma intanto noi cittadini cosa facciamo? Aspettiamo che ci diano un Governo e poi dopo?
In tutta questa manfrina noi come dovremmo agire, non possiamo andare avanti a pane e supposizioni politiche, anche per il semplice motivo che tra poco inizierà a scarseggiare anche il pane. Se non si sblocca la situazione si andrà nuovamente a votare. Qualcuno potrebbe dire che così spenderemmo altri soldi, ma infondo non li abbiamo già spesi per anni e anni?
Insomma, c’è un ascensore con tre tipi dentro che sono consapevoli del fatto che uno di loro è un assassino e passano tutto il tempo a fissarsi per prevenire la mossa dell’altro. Ma presi dal momento, non si rendono conto che l’ascensore sta cadendo rovinosamente.
Ora fatevi le domande su chi è l’assassino e chi è l’ascensore che sta precipitando nel vuoto.
Vincenzo Nigri