
[dropcap]S[/dropcap]i è conclusa a Tunisi la prima della due giorni sulle politiche antidroga e sui Piani d’azione dei Paesi arabi del Mediterraneo dove sono stati presentati modelli di intervento ed il sistema epidemiologico del Dipartimento nazionale antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri.
La notizia si apprende grazie ad una nota diramata dal Dpa. L’iniziativa ha anche visto la partecipazione del ministro alla Sanità di Yunisi, dei rappresentati istituzionali governativi provenienti dai vari Paesi arabi, dai Servizi pubblici e dalle organizzazioni della società civile. Il coordinamento ha definito in termini di priorità la realizzazione di una serie di Osservatori al fine di monitorare il fenomeno della droga presente in questi paesi e per la creazione di strategie nazionali basate sui dati e sulle necessità delle nazioni. Si tratta di un’ attività pilota che, in questa prima fase embrionale di realizzazione, vede coinvolti in prima posizione, oltre alla Tunisia, anche il Marocco e l’Egitto. “Il principale obiettivo – ha dichiarato il capo del Dpa, Giovanni Serpelloni – è quello di soddisfare la domanda dei paesi del Mediterraneo all’Italia di fornire il know-how per la gestione e la valutazione di politiche sulla droga e dei relativi piani d’azione”.
Queste esperienze, ha aggiunto il capo del Dpa, “sono necessarie e prioritarie non solo per gli scambi di esperienze, ma anche per rendere veramente unita e coordinata un’azione comune per contenere e combattere in modo efficace il fenomeno droga in modo sempre più globale”.
Vincenzo Nigri