

[dropcap]D[/dropcap]opo i tafferugli di ieri, Digos e Squadra Mobile della Questura di Napoli sono tuttora al lavoro sulle immagini del concerto del 1°maggio organizzato dai sindacati a Città della Scienza, sospeso da un gruppo di sediziosi che si era diviso da un corteo autorganizzato dai centri sociali, disoccupati e precari. Nella stessa serata di ieri, circa 15 persone sono state identificate e denunciate per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. In particolare si tratta di individui dei Carc, del centro sociale Iskra, di ex Slai-Cobas e di operai Irisbus. Il raggruppamento voleva salire sul palco, a concerto già iniziato, per criticare “connivenze trasversali e responsabilità politiche” sulle bonifiche e sul rogo del polo museale, nonché il reddito garantito e politiche occupazionali. Le prime agitazioni, iniziate con offese e gestacci, si sono scagliate contro il servizio d’ordine, in seguito uno “spingi spingi” ed il lancio di oggetti contro forze dell’ordine ed organizzatori, fino alla manovra di alleggerimento della Polizia.[divider] Concerto da dimenticare, sospeso, concluso e finito con tanto di denuncia da parte degli organizzatori. Noi de Linkazzato.it eravamo lì ieri, dietro il back-stage: durante i sound-check all’improvviso, a causa della protesta “molto agitata”, come ci hanno spiegato gli organizzatori, sono stati serrati i cancelli e per sicurezza nessuno poteva uscire dall’area. “Sequestrati” in modo anomalo abbiamo girato tra la gente “in gabbia” insieme a noi e, in molti, ci hanno parlato di una 1°maggio senza senso. Un giorno dedicato ai lavoratori, in realtà una festa senza il festeggiato. Data la situazione napoletana e soprattutto dopo l’orribile rogo di Città della Scienza che ha determinato ulteriori “senza lavoro” accodarsi alla lunga lista partenopea, la voglia di protesta è stata nettamente superiore rispetto alla voglia di fare festa.
Bruna Di Matteo