[dropcap]L[/dropcap]a Cina nel 2016 sarà la prima economia mondiale. A confermarlo è stata un analisi condotta dall’Ocse che smonta ogni teoria basata sulla poca solidità dell’economia prevedendo bolle sul mercato immobiliare.
Quindi, in un periodo non superiore a tre anni, gli Stati Uniti potrebbero perdere il loro primato storico. Lo studio specifica che in una prospettiva a lungo termine, considerando l’avviamento in positivo del suo standard di vita, la Cina potrebbe diventare una nuova potenza mondiale:
“L’economia cinese ha resistito alla crisi virtualmente meglio di qualsiasi paese Ocse, e oggi é ben piazzata per godere di un quarto decennio di avanzamento e miglioramento degli standard di vita.”
Secondo le stime fatte, il pil della paese asiatico crescerà dell’8,5% a fine 2013 e dell’8,9% alla fine del 2014. Ad ogni modo, però, non potrà non affronatare le annose problematiche ambientali. “Alcune forme di inquinamento stanno calando ma la qualità dell’aria e dell’acqua sono spesso carenti, e impongono costi considerevoli”, dichiara l’organizzazione specificando che è necessario portare avanti delle politiche per raggiungere obiettivi ambientali a cosrti ridotti.
Lo studio poi conclude che “per incoraggiare ulteriormente il progresso nell’uso efficiente dell’energia, la tassazione del diesel e del gasolio dev’essere aumentata, mentre il prezzo di elettricità, carbone, gas e acqua deve meglio riflettere i costi”.
Vincenzo Nigri