È ufficiale: anche FNAC va via da Napoli. Il 22 maggio al suo posto aprirà Trony, il megastore che sostituirà, con la sua marca, ben cinque negozi della società francese; ma tuttavia sarà preservato – almeno per quanto concerne le città di Milano e Verona – lo spazio dedicato alla cultura e all’organizzazione di eventi musicali. Nella città partenopea, invece, pare proprio che il forum, lo spazio adibito a salottino culturale, non ci sia più e in quel punto siano stati installati alcuni banchi per l’esposizione di prodotti informatici.FNAC – il cui acronimo in italiano sarebbe Federazione Nazionale dell’Acquisto per i Quadri – fu fondata a Parigi nel 1954. La sede di Napoli, sita in Via Luca Giordano 59, aprì il 21 maggio 2003 ed è stato, per un lungo tempo, il megastore del Vomero più affollato. Poi, negli anni le voci di corridoio sull’ipotesi della sua chiusura sono iniziate a girare e nessuno voleva crederci, essendo rimasto uno dei pochi punti di riferimento per la cultura, nel cuore del quartiere. Il 26 maggio 2013 le saracinesche sono state abbassate e il 1 giugno avrebbe dovuto riaprire con il nuovo gestore mantenendo però l’assetto e l’insegna precedenti. Già allora l’azienda italiana DPS Group aveva acquistato il marchio francese, con il quale era stato stabilito un accordo che prevedeva il fitto degli esercizi con il vincolo di futuro acquisto. E così è stato per circa un anno. Intanto, Guida Merliani chiudeva per un fitto troppo elevato, Loffredo aveva dichiarato che si sarebbe trasferito e, dulcis in fundo, la chiusura quasi improvvisa – ma non inaspettata – del cinema Arcobaleno. Per fortuna proprio in Via Consalvo Carelli – la strada dove era ubicato il cinema sopra citato – è stata aperta, il 10 aprile 2014, la U’ Libreria, attività della coraggiosa Valentina Castellano. Ma questo non basta affinché non si senta un vuoto immenso: è forte il segnale del depauperamento socio-culturale.Sono 71 i dipendenti di quella società che oggi lascia il posto a Trony, perché – ormai è chiaro – siamo così tanto assuefatti dalla tecnologia che abbiamo perso di vista il nostro bagaglio principale: il sapere. Trony e la DPS Group hanno dichiarato che il passaggio di tutti gli store avverrà entro il 2014 e che per i lavori di ristrutturazione, complessivamente, sono stati spesi circa 3 milioni di euro.Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui
È ufficiale: anche FNAC va via da Napoli. Il 22 maggio al suo posto aprirà Trony, il megastore che sostituirà, con la sua marca, ben cinque negozi della società francese; ma tuttavia sarà preservato – almeno per quanto concerne le città di Milano e Verona – lo spazio dedicato alla cultura e all’organizzazione di eventi musicali. Nella città partenopea, invece, pare proprio che il forum, lo spazio adibito a salottino culturale, non ci sia più e in quel punto siano stati installati alcuni banchi per l’esposizione di prodotti informatici. FNAC – il cui acronimo in italiano sarebbe Federazione Nazionale dell’Acquisto…
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Nata a Napoli, si è laureata nel 2010-2011 in Conservazione dei beni demo-etno-antropologici; tesi di laurea in Antropologia visiva; relatore: Stefano Francia di Celle e correlatrice Helga Sanità. Nel 2012 ha frequentato a Roma, presso la Scuola di Cinema Sentieri Selvaggi, un corso annuale di critica cinematografica, avente tra i docentiMassimo Causo e Simone Emiliani, e un corso trimestrale di sceneggiatura con Franco Ferrini. Ha partecipato anche ai seguenti workshops: produzione con Filmon Aggujaro, sceneggiatura con Demetrio Salvi, Ufficio Stampa con Francesco Carlo, girare un’intervista con Massimo Latini e scrivere per la tv con Massimo Cerofolini e Francesca Primavera e a Napoli un corso di dizione e speaker radiofonico con Jampa Serino, presso la scuola Cinemafiction.Nel 2012-2013 ha frequentato un corso di giornalismo cinematografico presso la Scuola di Cinema di Napoli con Giovanni Chianelli. Specializzanda in Imprenditoria e creatività per cinema, teatro e televisione, ha conseguito uno stage in Ufficio Stampa con Roberto Conte, Capo Ufficio Stampa del Suor Orsola Benincasa. Nel 2013 ha partecipato al seminario “La freccia e il cerchio”, ideato e diretto da Edoardo Sant’Elia e il suo saggio è tra i testi selezionati per la pubblicazione del 2017. Oggi è redattrice presso Linkazzato.it, Campania Su Web e Corriere dello Spettacolo. Collabora inoltre con il sito Cinerunner.it.
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