
Un sordo-cieco che parla al telefonino leggendo alcuni fogli e un paraplegico che fa tranquillamente colazione al bar (in piedi) tra una chiacchiera e l’altra. Miracolo? No, si tratta dell’ennesimo caso di “falsi invalidi” che truffano allegramente lo Stato senza alcuna vergogna, nemmeno nei confronti di coloro che veramente soffrono di gravi patologie e necessitano di un reale aiuto economico.
Nella giornata di ieri i militari della compagnia Napoli-Bagnoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare che ha portato agli arresti domiciliari una ventina di persone ritenute responsabili di truffa ai danni di ente pubblico, contraffazione di certificazioni e falsità commessa da privati. Ai finti invalidi sarebbe stata contestata la falsificazione di verbali di accertamento di invalidità dell’Asl, con i quali avrebbero indotto poi l’Inps ad erogare pensioni di invalidità alle quali non avrebbero avuto diritto proprio per l’assenza delle patologie dichiarate. Secondo quanto stabilito dagli investigatori questo imbroglio sarebbe costato all’istituto nazionale di previdenza sociale ben 2,5 milioni di euro. Durante il blitz i carabinieri avrebbero poi eseguito sequestri di beni per la stessa somma a carico degli indagati, incastrati grazie anche ad alcuni filmati girati dagli agenti che li mostravano intenti a svolgere azioni incompatibili con le patologie dichiarate.