[dropcap]I[/dropcap] social network ed in particolare Facebook, come ormai ben noto, sono mezzi virtuali utilizzati principalmente per ritrovare vecchie amicizie, farne delle nuove, per chiacchierare, condividere opinioni e stati d’animo o semplicemente sono un modo per sapere “tutto di tutti”. Ma il mondo on line nasconde innumerevoli insidie di diversa natura ed anche Facebook, come gli altri social, non ne è esente. Infatti c’è chi utilizza il nuovo modo di comunicare per spiare, sorvegliare, perseguitare e molte volte anche per adescare. Insomma sono anche un sistema più semplice e veloce per raggiungere scopi infimi e malati, troppe volte dettati da vere e proprie menti criminali. Tanti i reati commessi sui network, l’ultimo è un caso di stalking approdato su Facebook. Vittima del misfatto è una 37enne di Marcianise con due figli ed una separazione in corso. La donna ha alle spalle una lunga storia di violenza e maltrattamenti da parte dell’ex marito. Violenze fisiche e psicologiche iniziate, qualche tempo fa, quando lei scoprì i tradimenti del coniuge. Ma la 37enne non si perse d’animo e trovò il coraggio di denunciare il suo aguzzino e di raccontare la sue vicissitudini ad un giornale, intervista rilasciata “al solo fine di incentivare le donne a denunciare e smettere di soggiacere alle angherie e agli abusi domestici” come dichiarato dal suo avvocato Carmen Posillipo.[divider] Sembra dunque una storia terminata con un lieto fine, invece no: perché i maltrattamenti sono continuati su Facebook sotto forma di frasi lesive ed ingiurie, spesso postate anche da parenti ed amici dell’uomo. Insulti, questi, diretti anche al settimanale che si è occupato della vicenda. Così è iniziata una nuova lotta per la giovane casertana, una lotta fatta di denunce su denunce: da quelle concernenti il “linciaggio virtuale” come definito dalla Posillipo, fino a quelle relative al ritrovamento della vettura sfasciata. L’ultima arrivata martedì scorso per diffamazione ed abbandono di minori, dato che l’ex marito attualmente non si occupa nemmeno del sostentamento dei figli. Un totale di almeno 30 querele. Nonostante tante segnalazioni, oggi non è cambiato ancora nulla. Intanto la violenza e le persecuzioni nei confronti delle donne hanno ormai infettato anche web e soprattutto Facebook: questo è il messaggio disperato dell’avvocato Posillipo e della sua assistita. Arriverà mai il lieto fine? O si è dinnanzi all’ennesima tragedia annunciata?
Bruna Di Matteo