[dropcap]S[/dropcap]i allunga la lunga lista di frodi ai danni dell’ Inps: questa volta, sono 70mila gli euro ad essere stati rubati dalle casse dello Stato. Si tratta di due coniugi casertani, pensionati che dichiaravano alla Previdenza Sociale di dimorare in Italia e di percepire redditi minimi. Per otto anni la coppia ha quindi goduto dei benefici e dei sussidi economici previsti dall’assegno sociale di sostentamento rivolto a tutti i cittadini che versano in condizioni economiche precarie. Erano i tipici pensionati italiani, vittime delle pensioni minime, delle ristrettezze e dei sacrifici. [divider]Tutto falso: i “poveri vecchietti” non erano altro che una coppia di anziani truffatori. E’ quanto scoperto dalla Guardia di finanza di Santa Maria Capua Vetere grazie ai, ormai sempre più frequenti, controlli incrociati con i database dell’Inps. I militari hanno appurato che i due pensionati italiani non erano e non sono fisicamente residenti nel nostro Paese bensì negli Stati Uniti, nella Contea del Massachuesetts più precisamente e per tutti questi anni sono riusciti a rubare dalle casse dell’Erario almeno 70 mila euro. Svelato il furbo “giochetto”, sono state immediatamente revocate le pensioni sociali. Inoltre i coniugi sono stati ufficialmente denunciati alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per il reato di truffa ai danni dello Stato; mentre l’autorità giudiziaria ha decretato l’espropriazione preventiva di una proprietà della coppia, ubicata a Bellona. Ancora soldi rubati allo Stato, ancora soldi sottratti, in questo caso, ai veri “tipici” pensionati italiani che troppo spesso non riescono ad arrivare a fine mese. Intanto la lista delle truffe si allunga giorno dopo giorno e di questo passo, probabilmente, non avrà mai una fine.
Bruna Di Matteo