Con la riapertura al 100% dei teatri, il pubblico torna a riempire tutte le poltrone e il centro di produzione Casa Del Contemporaneo (CdC) torna a far sentire la propria voce.
Si parte da Sala Assoli con lo spettacolo “Giuda”, anteprima di stagione condivisa con il Teatro Nuovo, spettacolo di danza inserito nella rassegna Na-Sa, prodotta da MK e promossa da Regione Campania / Scabec; Teatro Pubblico Campano; Casa Del Contemporaneo; Comune Di Salerno, direzione artistica di Michele Mele.
Da sempre casa abitata da più artisti, espressione di sensibilità molteplici dei processi culturali della contemporaneità, CdC, riprende appieno la sua attività e riapre le sue sale con una programmazione ricca di “produzioni proprie” e ospitalità, proponendo al pubblico un teatro di poesia, per tutti, dove si alternano prosa, musica, danza, formazione ed informazione, incontri critici, performance, grandi interpreti e nuovi talenti.
“Non ci siamo mai fermati – dice Igina di Napoli –, ora ci prepariamo ad accogliere il pubblico tenendo conto delle esigenze della comunità che si riconosce nella progettualità di CdC e Sala Assoli, andando incontro a nuove suggestioni e programmi di ricerca e formazione. Sempre con occhio attento alla scrittura e alla poesia”.
Il prologo è dedicato alla musica con la tre giorni del Festival dell’Opera Buffa, a cura di Massimiliano Sacchi, che vuole essere un laboratorio di ricerca rivolto a tutti, curiosi ed esperti, per conoscere e godere della grande storia dell’Opera buffa napoletana del ‘700 attraverso la riscoperta e la rimessa in gioco dei capolavori dei musicisti che l’hanno resa celebre.
A novembre, la magia dei versi di Mariangela Gualtieri ne “La delicatezza del poco e del niente” interpretati da Roberto Latini. La drammaturgia è sempre protagonista della stagione: a gennaio “Dialoghi degli dei” di Massimiliano Civica e I Sacchi di Sabbia, un divertissement squisitamente letterario in cui gli autori, attingendo dal patrimonio del mito, offrono una rappresentazione originale, ironica, sorprendentemente quotidiana della cosmogonia classica.
“Storie d’amore e di calcio” di e con Michele Santeramo; ancora, “Macello” – in scena a febbraio – a seguire “Covidio” di Lino Fiorito e Luciano Saltarelli, prodotto da Teatri Uniti: una performance/istallazione sull’isolamento che accosta l’esilio sul Mar Nero del poeta latino Ovidio all’attuale tema della pandemia.
Infine, un’ospitalità d’eccezione per un progetto di ricerca divenuto spettacolo: “Tre compari musicanti” di e con il Professor Paolo Apolito, docente di antropologia dell’Università Roma III, noto come “antropologo a domicilio”.
CdC è un centro di produzione, vitalità espressa nelle sei produzioni e coproduzioni di talenti affermati e nuovi, a confronto in un progetto nel post pandemia.
“Dov’è la vittoria” (coprodotto con il Teatro di Napoli-Teatro Nazionale); “Gli amanti di Verona”; “Migliore” (realizzato in collaborazione con Nest Napoli Est Teatro) è un testo di Mattia Torre, eclettico autore di gran rilievo scomparso da poco.
Ancora, “La donna albero”; “Gatto Randagio” con Tonino Taiuti e, infine, “Museo del popolo estinto ovvero ‘Carnaccia’”, l’ultimo testo del maestro della scena italiana Enzo Moscato, presentato in prima assoluta al Campania Teatro Festival di quest’anno.
Confermate le rassegne di “Dicembre solo danza” con Second Hand – Di seconda mano, XXIV edizione, storica kermesse di danza contemporanea diretta da Gabriella Stazio, e il progetto “Körperformer”, cura artistica di Gennaro Cimmino.
Così come la rassegna Fuori controllo, che vedrà andare in scena “Hypàte” regia di Nello Mallardo, “Dall’altra Parte. 2+2=?”, regia e drammaturgia di Emanuele D’Errico, produzione Putéca Celidònia e una rivisitazione di “Pièce Noire” di Enzo Moscato, per la regia di Giuseppe Affinito.
E, ancora, la rassegna Visionarie, rivolta alle idee e allo spirito creativo delle donne nell’ambito della quale andrà in scena “Maradonna – La calciattrice” di Lucia Mallardi, “Cabaret Colette” con Valentina Curatoli e Arianna D’Angiò e “Mamma son tanto felice perché” di e con Angelica Bifano.
Torna in Sala Assoli anche la rassegna Young. Una selezione di tre titoli destinati a un pubblico di giovanissimi studenti, dagli 8 anni, per repliche mattutine alle ore 9:30. La rassegna Young prosegue, a Napoli, anche al Teatro dei Piccoli.
Infine, a partire da gennaio 2022, prenderà forma un progetto sull’ascolto dal titolo RadioAzioni, curato da Casa del Contemporaneo in collaborazione con PAV | Rassegna in collaborazione con Radio Rai 3 di opere tratte da “Il Terzo Orecchio- i teatri alla radio”, un programma RaiRadio3 a cura di Mario Martone.
Non mancherà l’appuntamento con Il Sabato della fotografia, a cura di Pino Miraglia, giunto quest’anno alla sesta edizione.
All’interno della stagione 2021/2022 si snodano diversi percorsi di ricerca e formazione: sinergie tra i linguaggi artistici in collaborazione con musei d’arte e scienze, siti archeologici e gallerie d’arte come LabOratorio, diretto da Enzo Moscato a cura di Claudio Affinito, edizione n.1: RASOI e, dal 1 a 13 febbraio al Museo Hermann Nitsch, “Edipo. Corpo di sangue”, Masterclass internazionale residenziale condotta da Andrea Cramarossa, Teatro delle bambole, in collaborazione con Fondazione Morra – Museo Hermann Nitsch e Casa del Contemporaneo.
“Zio Riz”, film d’arte di Raffaela Mariniello Produzione Teatri Uniti, Casa del Contemporaneo in collaborazione con Studio Trisorio, Museo Madre.
ORARI
feriali ore 20:30 – festivi ore 18
BIGLIETTI
Intero € 16 | Ridotto € 12
RIDUZIONI [under 30 – over 65 – studenti universitari e conservatori musicali – Carte LaFeltrinelli – enti convenzionati – possessori Card young]
È possibile acquistare i biglietti presso il botteghino di SALA ASSOLI [da 60 minuti prima dell’inizio dello spettacolo], con carta docente e app18. In prevendita su www.etes.it e relativi punti vendita.
SALA ASSOLI Vico Lungo Teatro Nuovo 110 – Napoli tel. 3454679142 – info@casadelcontemporaneo.it www.casadelcontemporaneo.it