

Il Carnevale di Venezia conserva ancora oggi il suo carattere aristocratico ed elegante, le famose maschere, in costumi per lo più rinascimentali, sfilano per le strade o si mettono in posa sulle gondole, a disposizione dei cittadini e dei numerosi turisti, che accorrono da ogni parte del mondo per assistere a questo spettacolo irripetibile. Diventano quasi parte integrante della città, e quando finirà il Carnevale, risulterà difficile riconoscere Venezia senza di loro; vengono fotografate e riprese senza sosta, con lo sfondo dei canali e dei magici palazzi del luogo.[divider]Le bancarelle e le vetrine mettono in mostra maschere e travestimenti di tutti i tipi: di cartapesta, di plastica, vestiti di stoffa o di tulle, dai personaggi della Commedia dell’Arte a cartoni animati contemporanei, cappelli e parrucche per tutti i gusti; i cosiddetti campi si riempiono di coriandoli e stelle filanti, è festa per tutti, la città pullula di eventi per bambini, ragazzi e adulti. Chiunque metta piede a Venezia in questi giorni non può evitare il Carnevale: la città infatti si può attraversare solo a piedi o con i vaporetti, oltre che con le gondole (già costose in periodi normali, quasi inaccessibili in quest’occasione), e quindi si viene letteralmente immersi nella festa.[divider]Quest’anno il periodo di Carnevale è iniziato il 15 febbraio ed è durato fino al 4 marzo, martedì grasso, e ha proposto un ricco susseguirsi di eventi culturali e folkloristici nella città e nei suoi dintorni.
Sono stati organizzati spettacoli teatrali, di marionette, canti e balli nelle piazze, mostre fotografiche e gare di maschere. Uno dei fulcri della festa è stato, come sempre, Piazza San Marco, dove per l’occasione è stato montato un palco gigante; la piazza si è letteralmente riempita di spettatori, noncuranti delle intemperie del maltempo e dell’acqua alta.

A Piazza San Marco si svolgono, tra l’altro, il famoso volo dell’Angelo – domenica 23 febbraio, è stata, quest’anno,
Julia Nasi, la Maria vincitrice del Carnevale 2013, a lanciarsi dal campanile di San Marco, nei panni di Colombina – e il volo dell’Aquila, che quest’anno è toccato il 2 marzo a Carolina Kostner, medaglia olimpica di bronzo alle Olimpiadi di Sochi. La campionessa ha effettuato il volo con la pioggia e un vento molto fastidioso, incitata dalla folla, che l’ applaudiva lungo la discesa dal Campanile. [divider]Il giorno del martedì grasso, il 4 marzo, si è concluso il Carnevale: successivamente alla proclamazione della Maria 2014, la diciottenne Marianna Serena, alle 17,00 è volato sulla Piazza l’enorme gonfalone sulle note dell’Inno di San Marco intonato dal gruppo Orchextrana.
Al Carnevale classico e quasi elitario della Venezia ricca si alterna poi il Carnevale dei giovani, dai “materiali poveri”, per così dire: si travestono spesso con materiali di riciclo, parrucche e maschere economiche o artigianali. Possono essere di stoffa, di gomma o addirittura di carta di giornale: con un po’ di creatività ne viene fuori un pezzo unico.
I giovani si incontrano generalmente nei campi, le piazze di Venezia, dove quest’anno hanno montato palco e bancarelle, e dove si poteva ballare fino a notte inoltrata, oppure nei locali (i cosiddetti bacari o le discoteche). Quest’anno, ad esempio, a Campo Sant’Angelo c’era musica fino a notte fonda, e all’Arsenale hanno organizzato serate – gratuite e non – per tutto il periodo di Carnevale.
Elitario oppure no, ricco o povero, il Carnevale riempie la città di Venezia di magia, e concede a tutti un meritato momento di sosta, dove le preoccupazioni quotidiane lasciano il posto al puro divertimento e alla spensieratezza.[divider]Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui
Al Carnevale classico e quasi elitario della Venezia ricca si alterna poi il Carnevale dei giovani, dai “materiali poveri”, per così dire: si travestono spesso con materiali di riciclo, parrucche e maschere economiche o artigianali. Possono essere di stoffa, di gomma o addirittura di carta di giornale: con un po’ di creatività ne viene fuori un pezzo unico.
I giovani si incontrano generalmente nei campi, le piazze di Venezia, dove quest’anno hanno montato palco e bancarelle, e dove si poteva ballare fino a notte inoltrata, oppure nei locali (i cosiddetti bacari o le discoteche). Quest’anno, ad esempio, a Campo Sant’Angelo c’era musica fino a notte fonda, e all’Arsenale hanno organizzato serate – gratuite e non – per tutto il periodo di Carnevale.
Elitario oppure no, ricco o povero, il Carnevale riempie la città di Venezia di magia, e concede a tutti un meritato momento di sosta, dove le preoccupazioni quotidiane lasciano il posto al puro divertimento e alla spensieratezza.[divider]Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui